Per avvicinarsi al villaggio di Karwande: la formazione di un gruppo di promotori di salute nella periferia di Mwanza / 2021

Titolo dell’intervento formativo:

Per avvicinarsi al villaggio di Karwande: la formazione di un gruppo di promotori di salute nella periferia di Mwanza

 

Paese e città interessati:

Igoma e Karwande, periferie della città di Mwanza sul Lago Vittoria (Tanzania)

 

Periodo di svolgimento:

2021 (in corso)

 

Ruolo di ConF.Basaglia:

Soggetto formatore

 

Descrizione dell’intervento formativo:

L’intervento intende formare un gruppo di volontari di Igoma, periferia della città di Mwanza in Tanzania, con l’obiettivo di dare vita ad un gruppo di lavoro per l’assistenza a persone con disturbo mentale, lì segregate in condizioni di deprivazione nella zona di Karwande.

Gli obiettivi dell’intervento sono:
– la conoscenza del contesto di Karwande, in cui vengono segregate le persone che vivono un disturbo mentale, e più in generale il contesto dei servizi sanitari della città di Mwanza;
– una formazione di base sulla salute mentale per il gruppo di volontari di Igoma;
– l’acquisizione di una pratica di lavoro da parte del gruppo di volontari.

I soci di ConF.Basaglia coinvolti sono: Giovanna Del Giudice, Fulvia Ferri, Luca Pilat, Alessandro Saullo e Linda Specogna.

Interventi specifici di ConF.Basaglia:

- aggiornamento al mese di ottobre

Il gruppo a Mwanza ha iniziato ad intrattenere rapporti con altre organizzazioni non governative in Tanzania, così da iniziare a creare una rete e apprendere a gestire più puntualmente l’aspetto amministrativo dell’associazione.
Discutendo dei rapporti tra il gruppo di operatori e le persone ospitate a Tupo, nasce l’idea di istituire una riunione periodica tra il gruppo di lavoro e le persone ospitate.

- 12 aprile 2023: Diciannovesimo incontro online

Prosegue la condivisione con il gruppo di lavoro italiano, da parte dei volontari di Igoma, sull’avanzamento del lavoro all’interno della comunità di accoglienza Tupo a Kashishi.
Emerge come alle persone ospitate venga proposto che per un mese tornino dalla famiglia nei finesettimana e viene contestualmente chiesto alla famiglia di contribuire all’alloggio e al vitto: questo per far sì che le famiglie continuino a considerarle persone come parte integrante del nucleo familiare.

Si è poi discusso:
– dei rapporti tra le persone ospitate in relazione alla normalità dei rapporti nel contesto sociale più ampio, ad esempio, dei rapporti tra persone di età diverse;
– della gestione di episodi di rabbia (più come eventualità che come fatti accaduti). È seguito un confronto sull’accogliere quanto avviene come atto di senso, anche in relazione alla storia di ciascuno, ma al contempo offrendo alternative per rappresentare e comunicare i propri vissuti.

Ci si è infine confrontati rispetto a dei casi specifici di persone attualmente inavvicinabili perché violente, ma che rischiano di mettere in pericolo loro stesse.

- 15 marzo 2023: Diciottesimo incontro online

Prosegue la condivisione con il gruppo di lavoro italiano, da parte dei volontari di Igoma, sull’avanzamento del lavoro all’interno della comunità di accoglienza Tupo a Kashishi.
Si è evidenziato come, dall’ultimo incontro, il rapporto tra operatori e volontari sia migliorato anche grazie a un cambio di atteggiamento da parte degli operatori stessi nei confronti dei volontari.

Si è poi discusso dell’ingresso all’interno della comuntà di una ragazza e di un ragazzo.
Trattandosi del primo ingresso femminile è stato chiesto un consiglio sul come gestire e tutelare la sua presenza all’interno del gruppo, si è pensato all’affiancamento di una determinata operatrice, come punto di riferimento.
La situazione legata al ragazzo appare più complessa in quanto restio a una sua presa in carico da parte degli operatori locali. Per riagganciare e migliorare il rapporto si è pensato che siano gli stessi operatori e volontari ad andare da lui per un periodo, in modo da riallacciare i rapporti.

È stato infine chiesto di partire nel prossimo incontro da alcune problematiche insorte nel rapporto tra due persone, al momento ospiti a Kashishi.

- 8 febbraio 2023: Diciassettesimo incontro online

L’incontro ha visto una nutrita partecipazione con la presenza del gruppo di lavoro di Kashishi.

Il tema principale è stata la modalità di confronto e discussione all’interno del gruppo, ritenuto prioritario per una buona prosecuzione delle attività.
Non sono state analizzate questioni specifiche, si è piuttosto discusso delle possibili modalità di comunicazione e decisione, che possono essere “verticali” e gerarchiche oppure “orizzontali” e partecipate. È stato suggerito di riportare il più possibile il focus sulle motivazioni che hanno spinto il gruppo locale a costituirsi come associazione e sugli obiettivi del lavoro che si sta svolgendo: fornire un’assistenza di base a persone di Karwande.

La discussione è proseguita all’interno del gruppo in modo positivamente animato.

Stefano ci informa che a Kashishi sono state accolte due persone, una di circa quarant’anni e una di poco più di venti; in arrivo sono previste altre due persone poco più che ventenni. Il gruppo attualmente operativo, tra “operatori” e volontari, consta di circa venticinque persone.

- 11 gennaio 2023: Incontro di verifica interna del gruppo locale

Si è tenuto un incontro interno di verifica del gruppo locale, dove si è avuta l’occasione di ripercorrere il lavoro svolto fin ora.

Il bilancio è stato positivo e si è ribadito il valore e l’importanza del confronto con il gruppo italiano. Si è sottolineata la responsabilità di ciascuno nel contribuire al percorso intrapreso, al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati e si è deciso di concentrare l’attenzione sulla comunità di Tupo.
Durante la riunione sono inoltre emerse molte tematiche e questioni da discutere nel successivo incontro con il gruppo italiano.

 

- 2 novembre 2022: Sedicesimo incontro online

Prosegue la condivisione con il gruppo di lavoro italiano, da parte dei volontari di Igoma, su come procede il lavoro a Karwande e all’interno della comunità di accoglienza Tupo a Kashishi. Nella comunità lavorano 10 operatori, distribuiti su tre turni, supportati da alcuni volontari. Gli operatori facevano parte del gruppo di Karwande, e ora lavorano in entrambe le realtà, mentre i volontari sono persone che hanno aiutato nella costruzione a Kashishi. Nessuno di loro è retribuito, ma contribuiscono al progetto oltre il lavoro ordinario.

Al momento Tupo accoglie un solo ospite: una persona giovane incontrata a Karwande che viveva con i familiari. Questi ultimi però hanno difficoltà nel gestirlo, ad esempio per quanto riguarda l’assunzione dei farmaci, e questo portava a continue ricadute del ragazzo. Ora alloggia a Kashishi, dove è seguito da educatori e volontari che lo supportano nell’igiene personale, nella gestione dei farmaci e indagano i suoi interessi per costruire in futuro degli obiettivi di lavoro.

Si sta valutando inoltre l’intervento a favore di una seconda persona, attualmente in stato catatonico. Per lui la madre si era rivolta prima a un “mago” e poi ai volontari di Igoma, che sono orientati ad un’accoglienza di tipo centro diurno.

Continua il progetto per la creazione di un allevamento e la coltivazione di due terreni, con l’obiettivo sia di autosostentamento sia di vendita.

- 21 settembre 2022: Quindicesimo incontro online

Proseguono i lavori legati al progetto della comunità di accoglienza Tupo. Al momento sono state costruite tre case delle sei previste, sia per una questione di disponibilità economica, sia per permettere una valutazione di quanto già costruito prima di procedere con le altre abitazioni. Ad oggi la comunità Tupo è comunque avviata: le persone vengono supportate e accompagnate alla struttura sanitaria locale e un giovane uomo, abitando a una certa distanza, è stato ospitato per una notte in una delle case appena costruite.

Il lavoro svolto finora con il supporto formativo del gruppo italiano ha permesso di individuare responsabilità e modalità di risposta ai bisogni delle persone accolte, che vanno ulteriormente affinate e rafforzate.

Sono state programmate e avviate precise azioni:
– la coltivazione di due terreni;
– l’accoglienza delle persone al mattino e alla sera, a cura dei 10 membri dell’associazione supportati da una trentina di volontari;
– la diffusione della realtà di progetto alle istituzioni e alla cittadinanza locale.

L’incontro odierno si è strutturato come confronto e discussione sulle modalità di relazione adottate dal gruppo di volontari, nei confronti delle persone accolte a Karwande, sia come approccio generale sia rispetto ad alcune situazioni specifiche.

- 3 agosto 2022: Quattordicesimo incontro online

La discussione si è sviluppata a partire dalle questioni rimaste in sospeso dall’incontro precedente.

Il gruppo locale, costituitosi come associazione, è ormai un gruppo di lavoro a tutti gli effetti: nonostante sia ancora in formazione pone questioni sempre più articolate, che cerca poi di risolvere e approfondire il più possibile sia confrontandosi con l’equipe italiana sia discutendo al proprio interno, dando voce alle diverse posizioni presenti.

Si è deciso di iniziare il prossimo incontro riflettendo sulla comunicazione e sui rapporti che si sono instaurati all’interno del gruppo di lavoro e con l’infermiera che lavora a Karwande.

- 13 luglio 2022: Tredicesimo incontro online

I volontari di Igoma hanno aperto l’incontro aggiornando l’equipe italiana su come procede il lavoro a Karwande e riportando alcune situazioni sulle quali riflettere.

Hanno introdotto nella loro routine quotidiana l’abitudine di riportare su di un quaderno gli avvenimenti più significativi accaduti durante la giornata. In questo modo i gruppi di lavoro sono sempre aggiornati su quanto successo il giorno precedente e possono portare continuità nelle attività e nei rapporti con le persone.

Si sono poi affrontati due casi specifici:

– una persona con disabilità fisica per la quale si è ipotizzato un lavoro, dopo che aveva manifestato chiaramente il desiderio di trovarne uno, ma che allo stesso tempo necessita di un supporto, soprattutto emotivo, per poterlo svolgere.

– una seconda persona che cerca risposta al suo bisogno di relazione e contatto fisico seguendo sempre l’equipe e cercando di dare una mano nelle attività quotidiane. Ci si chiede se affiancargli la figura stabile di un referente o se lasciare che si relazioni spontaneamente con i volontari, che però si fermano per un periodo di tempo limitato. Si discute inoltre sulla necessità di capire quali siano i suoi interessi, per riuscire a stabilire un contatto nei momenti in cui è “perso nel suo mondo”.

I volontari di Igoma sono sempre molto attivi nel dialogo e spesso arrivano a conclusioni o soluzioni in modo autonomo, senza l’intervento del gruppo italiano. Dal momento che però alcune persone intervengono meno di altre, ci si propone di coinvolgere maggiormente chi parla raramente.

Ad alcune domande non è stato possibile rispondere per mancanza di tempo, verranno perciò raccolte e inviate all’equipe italiana prima del prossimo incontro.

- 08 giugno 2022: Dodicesimo incontro online

Il gruppo di Igoma ha iniziato ha immaginare, assieme ad alcuni operatori dell’AIAS di Verona, un’organizzazione formale del lavoro in vista dell’apertura della comunità di accoglienza di Kashishi. L’équipe si organizzerà in coordinatori, operatori, volontari:

– i coordinatori saranno responsabili dei turni di lavoro, saranno riferimento per le diverse aree e i diversi gruppi, organizzeranno i gruppi di lavoro e coordineranno le riunioni periodiche;

– gli operatori saranno coloro che si assumeranno la responsabilità di una presenza costante all’interno dei turni;

– i volontari saranno coloro che daranno una disponibilità temporale più flessibile e affiancheranno gli operatori.

Attualmente stanno sperimentando questa organizzazione nel lavoro a Karwande, ma in modo più flessibile (ad esempio, i responsabili sono a rotazione anziché fissi).

- 04 maggio 2022: Undicesimo incontro online

Anche l’incontro di oggi si è sviluppato a partire dal rapporto non facile con una persona di Karwande, proseguendo poi con dei ragionamenti sul lavoro d’équipe. Si è parlato della necessità di uscire dai rapporti uno-a-uno e di avere uno spazio di équipe.

Il prossimo appuntamento sarà preceduto da un breve collegamento da Karwande, per mostrare al gruppo italiano il luogo e le persone che lo abitano.

- 06 aprile 2022: Decimo incontro online

La discussione si è sviluppata a partire da questioni emerse dal rapporto non sempre facile con una persona di Karwande. Questo ha permesso al gruppo di confrontarsi in merito a diversi temi, tra i quali la relazione con le altre persone e la comunicazione interna all’équipe.

- 02 marzo 2022: Nono incontro online

A gennaio sono iniziati i lavori di costruzione della comunità di accoglienza, che viene chiamata Tupo (Ci siamo): un luogo in cui poter accogliere le persone segregate a Karwande per garantire loro un contesto di vita dignitoso.

Durante l’incontro si sono affrontati i temi del rapporto tra atto tecnico e relazione interpersonale, tra i tempi dell’istituzione e quelli delle persone e delle relazioni che si vanno ad instaurare. Si discute di come gestire la vita comune (distribuzione dei farmaci, lavori ordinari, ecc.), i momenti di regressione, l’avvicinamento delle persone abbandonate per strada nella nuova comunità di accoglienza.

 

- 10 gennaio 2022: Ottavo incontro online

Il gruppo di Igoma racconta dei progetti per la comunità di accoglienza, i cui lavori cominceranno a breve a Kashishi: nella comunità verranno accolte persone da Igoma e i nuovi invii dall’ospedale di Mwanza, che metterà a disposizione un medico, un’infermiera e i farmaci. La comunità di accoglienza intende essere un contesto in cui offrire vitto e alloggio protetto alle persone, ma soprattutto opportunità di formazione lavorativa (allevamento, agricoltura, cucito) e di inclusione sociale nella comunità estesa.

- 6 dicembre 2021: Settimo incontro online

La discussione tocca i temi delle modalità relazionali uno-ad-uno e le difficoltà nelle stesse, del lavoro per micro-équipe concentrate su situazioni o persone specifiche.

- 8 novembre 2021: Sesto incontro online

Prosegue la discussione che passa dal racconto particolare al ragionamento generale: emergono i temi della cura di base dei corpi e degli ambienti, del tempo pianificato e delle azioni routinarie in contrapposizione al tempo normale e le azioni svolte con cura, della frustrazione determinata dal desiderio di cambiamento che si scontra coi tempi necessari a far accadere le cose, del facilitare cambiamenti che non dipendano dalla presenza di un operatore, del rischio necessario alla deistituzionalizzazione.

- 11 ottobre 2021: Quinto incontro online

Confronto tra l’esperienza del gruppo di Igoma a Karwande e di Fulvia Ferri in Benin. Segue poi una discussione sugli aggiornamenti da Karwande, che partendo dal racconto di situazioni particolari porta a un ragionamento generale: emergono soprattutto i temi del rapporto duale e del discernere quanto di un comportamento è determinato dalla malattia e quanto dalla persona. Stefano ci racconta che il gruppo sta funzionando come un gruppo di lavoro, anche in sua assenza, e dell’idea di stabilire un luogo in cui le persone che attualmente stanno a Karwande possano mangiare e dormire senza ricorrere all’accattonaggio.

- 5 agosto 2021: Visita di Stefano Vesentini a Trieste

Alessandro Saullo e la sua equipe hanno presentato la realtà del CSM di Gorizia a Stefano Vesentini: è stato visitato l’edificio ed è stata illustrata la sua struttura, sia fisica che organizzativa. Si è parlato inoltre della gestione della salute mentale a Trieste, della realtà delle cooperative sociali e della loro importanza per l’integrazione di persone con sofferenza mentale all’interno del mondo del lavoro.

A seguire si è svolta la visita al Parco Culturale di San Giovanni a Trieste, accompagnata dal racconto della sua trasformazione attraverso lo smantellamento dell’istituzione psichiatrica.

- 12 luglio 2021: Quarto incontro online

Formazione di Alessandro Saullo sui concetti di salute mentale e malattia mentale e sui costrutti di psicosi e schizofrenia.

- 7 giugno 2021: Terzo incontro online

Prima formazione da parte dei soci della Conferenza: Malattia mentale, salute mentale, lavoro di gruppo/équipe con persone che vivono la sofferenza mentale: nozioni di base ed esperienze personali.

- 3 maggio 2021: Secondo incontro online

Racconto dei volontari di Igoma sulla propria esperienza di incontro con le persone segregate a Karwande. Dicono i volontari: c’era un pezzo di mondo che non conoscevamo. Ed erano persone, esprimendo l’intenzione di provare a migliorare la qualità della vita di queste persone che incontriamo, destreggiandoci nelle loro difficoltà e l’importanza di farlo insieme.

- 14 aprile 2021: Primo incontro online tra i soci di ConF.Basaglia coinvolti nel progetto e i volontari di Igoma

Stefano Vesentini racconta la realtà di Karwande e i primi tentativi di un gruppo di volontari, da lui coordinato, di dare un’assistenza di base e instaurare rapporti umani con le persone lì segregate. Stefano sottolinea l’esigenza di una formazione che consenta al gruppo di volontari locali di acquisire competenze per lavorare autonomamente in quel territorio, senza dipendere da finanziamenti o capacità di terzi. Chiede, come primo passo, di rafforzare e consolidare il gruppo di volontari.

La richiesta formativa principale riguarda nozioni di base sulla malattia mentale e su come costruire una relazione con persone che ne soffrono, tenendo conto che i destinatari non hanno conoscenze tecniche o culturali pregresse in merito.

Si concordano degli incontri mensili nei quali, accanto alla formazione di base da parte dei soci della Conferenza, vi sarà il racconto della storia delle persone segregate a Karwande, ricostruita dai volontari, così da mantenere un confronto costante tra le nozioni trasmesse e le situazioni concrete.

- 8 gennaio 2021: Primo contatto tra ConF.Basaglia e un gruppo di volontari locali

Stefano Vesentini, un sacerdote missionario Canossiano che vive da 10 anni ad Igoma, periferia della città di Mwanza in Tanzania, contatta ConF.Basaglia per richiedere un supporto nella formazione di un gruppo di volontari locali, che ha iniziato a fornire assistenza di base alle persone con disturbo mentale segregate in condizioni di deprivazione presso Karwande, altra zona periferica di Mwanza.