Tso / Confronto a più voci a Milano

Sul complesso tema dei trattamenti sanitari obbligatori si è tenuto oggi un seminario a più voci organizzato dall’Ufficio Garante diritti persone private della libertà del Comune di Milano. Città in cui la pratica è diffusa, seppur in calo: dai 790 casi del 2012 ai 655 del 2015. Il confronto ha avuto tre sguardi: del sistema, del paziente e dei diversi operatori (da quelli della polizia locale a quelli sanitari e penitenziari). Nel suo essere ultima ratio, ‘il tso va inteso come momento di garanzia per il diritto alle cure di una persona che temporaneamente non riesce ad accedere a questo diritto’ afferma Del Giudice (Conferenza Basaglia), che poi sottolinea un altro punto cruciale: ‘Le buone pratiche tengono insieme 2 diritti quello della persona malata e quello dell’operatore’. E il tutto ha a che vedere con l’organizzazione del servizio. E come si fa se ‘non è radicato nel territorio?’. Canzian (Urasam Lombardia) rileva come le tante contenzioni e tso derivino da una pessima offerta di servizi territoriali, con il 70% delle risorse destinato a ricoveri ospedalieri e comunità. Il che favorisce le recidive invece che la prevenzione. Cecconi, dallo sguardo di una Cgil che tiene insieme ‘i diritti di cittadini e lavoratori’, fa appello allaCostituzione che non consente l’uso del tso, ‘salvo in casi disciplinati dalla legge, nel rispetto della dignità umana’ e a maggior ragione sottolinea il ruolo di ‘agente sociale’ che hanno gli operatori. Questi, dalle loro diverse competenze,denunciano confusione organizzativa, paura e più disagi anche tra di loro, carenze di formazione e di risorse. Vorrebbero tavoli di confronto tra tutte le istituzioni per creare sinergie, per sapere chiaramente ‘chi fa cosa e come’. Perché la partita è delicata e tocca pure gestire paradossi, come ‘lo psichiatra che scappa’ durante un intervento di tso. E qui un altro punto lo tocca il giudice Maisto: ‘il tso trascura le tipologie di contenzioni meccaniche che si realizzano in ambiente ospedaliero e sanitario e che non hanno origine da una procedura di tso. Il nocciolo duro sta qui’.

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