
Ancora la morte di un uomo nell’esecuzione di un trattamento sanitario obbligatorio. Ancora nell’esecuzione del TSO sembra non essere presente personale sanitario.
Non si può affidare un trattamento sanitario, per di più non accettato dalla persona e limitativo della sua libertà, solo a personale di polizia.
E’ morto durante il ricovero all’ospedale Maria Vittoria, per cause ancora da chiarire, dopo che era stato ammanettato dai vigili e sottoposto a un “Tso”, il trattamento sanitario obbligatorio, poichè stava dando in escandescenze in piazzale Umbria.
La vittima è un uomo di 45 anni, Andrea Soldi, già seguito dai servizi psichiatrici e già ricoverato altre volte in maniera coattiva: è stata aperta un’inchiesta per chiarire le cause del decesso e le circostanze di tutta la vicenda.
Erano le 14.20 quando il Centro di salute mentale dell’Asl 2 di corso Francia, spiegano al comando dei vigili urbani, “richiedeva alla centrale operativa della Polizia municipale l’esecuzione di un trattamento sanitario obbligatorio a carico di un uomo, torinese, 45enne, che si trovava in piazzale Umbria, ove aveva già dato in escandescenze”. I vigili sono intervenuti: a quel punto, continua la nota del comando, “l’uomo, su richiesta del personale medico presente sul posto, al fine di assicurarne l’incolumità personale e per prevenire danni e lesioni a terzi, veniva costretto e accompagnato in ambulanza all’ospedale Maria Vittoria, dove, arrivato poco dopo, veniva ricoverato”. Alle 16,13 è giunta tuttavia la notizia del suo decesso “avvenuto per cause in corso di accertamento”. Sul “ricovero”, però, l’Asl Torino 2 tiene a chiarire, con un comunicato ufficiale: “Con riferimento alla nota diffusa dalla polizia municipale si precisa che il paziente è giunto già in arresto respiratorio presso il pronto soccorso, dove è stato immediatamente preso in carico dal rianimatore, che lo ha sottoposto a rianimazione cardiopolmonare prolungata, purtroppo invano. Per comprendere le cause, lo stesso ospedale ha richiesto l’autopsia, che verrà eseguita già domani”.
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