Entrerà subito nel vivo la Summer school sui diritti umani e la salute mentale, organizzata in città dall’Università di Cagliari e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO, World Health Organization) per discutere e promuovere un nuovo approccio nel campo dei servizi di salute mentale: domattina, 22 agosto, alle 10 nei locali della Clinica Aresu introdurranno i lavori della prima giornata Mauro Carta, docente dell’Ateneo cagliaritano, e Michelle Funk, capo dell’Unità Service Development and Human Rights dell’Organizzazione mondiale della Sanità. A seguire gli interventi di Peter McGovern, WHO consultant e di Nathalie Drew, dell’Unità WHO di Ginevra. Nel pomeriggio interverrà Soumitra Pathare, Head of the QR Gujarat Project (India), nei prossimi giorni parlerà Maths Jesperson – Head of the Ombudsman service (Sweden). All’iniziativa interviene ufficialmente anche l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani. Le persone con disabilità psicosociale sono spesso stigmatizzate, discriminate e soggette alla violazione dei diritti umani più basilari. La maggior parte dei servizi di salute mentale non ha un approccio basato sui diritti umani e agli utenti di queste strutture è negata l’opportunità di essere coinvolti nelle decisioni sui loro trattamenti e su altre situazioni che li riguardano. Condizioni di vita deprecabili, mancanza di igiene e sovraffollamento sono comuni in molte strutture, cosi come la violenza, l’abuso, l’uso di pratiche coercitive e la negligenza. Al centro dei lavori della Summer School ci sarà quindi, da subito, la relazione tra diritti umani e qualità della vita. L’iniziativa farà per tre giorni di Cagliari la capitale mondiale del settore: operatori e professionisti, membri di organizzazioni che promuovono i diritti umani, sono arrivati a Cagliari da tutto il mondo per discutere di servizi di cura in salute mentale nel miglioramento della qualità degli interventi. L’iniziativa – curata per l’Ateneo cagliaritano dal prof. Mauro G. Carta – mira anche allo sviluppo delle competenze sui diritti umani e al rafforzamento delle organizzazioni delle persone con disabilità psicosociale impegnate nella società civile, e si inserisce nel progetto QualityRights, il cui scopo è promuovere i diritti umani in salute mentale nell’area mediterranea, in cui l’Ateneo cagliaritano è partner di primo piano dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. 0 0 Opg: i buchi neri del doppio stigma Rio 2016 – Le olimpiadi sono segnate dalle proteste contro il governo Temer 0 Commenti Lascia una rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commentonome Email Sito web Δ Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.