Nocchier che non seconda il vento – 2014: viaggio negli Ospedali Psichiatrici Giudiziari Italiani alla vigilia della chiusura

Lunedì 31 agosto, alle ore 18.00, presso la “Casa di Eugenio”, Via Fiume 22, a Racconigi, all’interno della struttura dell’ex-Ospedale Psichiatrico Civile verrà inaugurata la mostra fotografica “Nocchier che non seconda il vento – 2014: viaggio negli Ospedali Psichiatrici Giudiziari Italiani alla vigilia della chiusura”.

Si tratta del reportage effettuato dal fotografo torinese Max Ferrero in alcuni Ospedali Psichiatrici Giudiziari (O.P.G.).

Le foto di Max Ferrero offrono uno spaccato sulla vita e la sofferenza dei pazienti internati, una realtà che, a trent’anni dalla Legge Basaglia che abolì gli ospedali psichiatrici non giudiziari, pochi conoscono e che occorre divulgare per giungere all’effettivo e definitivo superamento di queste strutture che sono, sotto molti punti di vista, anacronistiche. All’inaugurazione della mostra interverranno Max Ferrero, autore degli scatti; Marco Bobbio, Associazione Allievi del Master di Giornalismo “Giorgio Bocca”; Bruno Mellano, Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Piemonte; Davide Dutto, dell’Associazione “Sapori Reclusi”; Grazia Isoardi dell’Associazione “Voci Erranti”.

Anche la sede della scelta espositiva non è casuale: la “Casa di Eugenio”, sede dall’Associazione “Voci Erranti”, ex portineria e panificio del manicomio, è stata intitolata ad Eugenio Ballari, degente psichiatrico che dall’età di cinque anni trascorse tutta la sua vita all’interno dell’Ospedale Psichiatrico e divenne il “cuore” del gruppo “Voci Erranti”. La casa è diventata un importante Centro di Formazione nel campo delle arti espressive nella quale si svolgono corsi finalizzati al benessere psico-fisico della persona, incontri e seminari di cultura artistica, serate di proiezione per valorizzare la memoria storico-sociale del terrotorio, laboratori teatrali per bambini ed adulti, spettacoli ed eventi culturali e dove si realizzano progetti sociali a favore di persone svantaggiate.

La mostra sarà esposta e visibile al pubblico per un’intera settimana: in occasione della sua chiusura, il 7 settembre alle ore 21.00, si terrà il dibattito “Cosa c’è dopo gli OPG”, in cui tenterà di fare il punto sul tema delicato e difficile, ma di assoluta importanza culturale e politica, della chiusura definitiva degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari.

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