Tavolo carcere – Caritas diocesana di Trieste

Data: 13/11/2023 Categoria:

Luogo:

Seminario Vescovile di via Besenghi, 16, Trieste

 

Data:

24 luglio e 12 settembre 2023

 

Promotore:

> Mons. Enrico Trevisi, vescovo di Trieste

 

Coordinatore:

> Caritas diocesana di Trieste

 

Ruolo di ConF.Basaglia:

Soggetto che negli ultimi anni ha svolto un servizio nella casa circondariale.

I soggetti coinvolti dalla Caritas diocesana:
> ANOLF Associazione Nazionale Oltre le Frontiere Onlus Regione FVG
> Azione Cattolica di Trieste – Settore Giovani
> Centro Salute Bambino CSB onlus
> Comunità di San Martino al Campo
> Comunità di Sant’Egidio
> Conferenza Permanente per la Salute Mentale nel Mondo Franco Basaglia CoPerSaMM ConF.Basaglia APS
> CONI Friuli Venezia Giulia
> Fierascena Compagnia Teatrale
> Garante dei Detenuti. Carcere. Comune di Trieste
> Inter Pares – percorsi per autori di violenza
> Reset Cooperativa Sociale – La Collina
> Società dei Concerti Trieste
> Società San Vincenzo de’ Paoli
> Servizio Diocesano di Pastorale Universitaria
> Università della Terza Età (Lions Club Trieste Host)

Gli obiettivi generali che il “Tavolo Carcere” si propone possono essere sintetizzati attraverso alcune parole-chiave:

• Insieme per il bene comune – enti ecclesiastici e civili insieme per collaborare, condividendo esperienze e/o disponibilità per il bene comune, per essere una comunità osservante, pronta ad intercettare bisogni, risorse; una comunità creativa, capace di
seminare speranza attraverso una partecipazione attiva e condivisa.

• Comunità solidale o corresponsabilità – sensibilizzare la città sul tema carcerario, sul vissuto di chi è costretto a fare esperienza di detenzione, con la finalità di: promuovere la prossimità; sollecitare l’attenzione su una realtà complessa, intorno alla quale spesso
prevalgono i luoghi comuni; mettere al centro l’essere umano con le fragilità e le potenzialità; offrire punti di vista diversi , consapevoli che da questi “sguardi” passa la costruzione di una società e di un futuro migliore, in sostanza per costruire “politica
dell’umanità”.

• Camminare a fianco dei detenuti – per relazionarsi, gettare ponti, ciascuno con le proprie caratteristiche, le storie, le paure, la rabbia ma accomunati dalla fraternità, dalla consapevolezza che c’è sempre qualcuno pronto ad ascoltarlo;

• “Un cuore parcheggiato” – per alleviare la sensazione di sospensione, per rendere pieni, quei vuoti che in questa fase della vita possono essere difficili da affrontare e superare.

• Costruire futuro – tessere relazioni, acquisire competenze per fronteggiare il passaggio verso una vita nuova, fuori dal carcere, per rialzarsi e creare nuovi percorsi.