La campagna promossa dalla CGIL nazionale e dal Forum Salute Mentale, nasce ad aprile del 2011, ed è tuttora in corso, con la partecipazione attiva di ConF.Basaglia. È un cartellone di più di 20 associazioni.
StopOpg accompagna, mantenendo un ruolo attento e critico, le azioni e gli atti legislativi derivati della Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema sanitario regionale, presieduta dal sen. Marino. La Commissione, a seguito dell’intervento nel 2008 presso il Governo italiano del Consiglio d’Europa sullo stato degli Opg, nel giugno e luglio 2010 attua visite ispettive nei sei istituti. Il video girato durante quelle visite svela al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, alle istituzione e i cittadini “l’orrore” degli Ospedali psichiatrici giudiziari. L’obiettivo che StopOpg si propone è la chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari, ma tanto più il superamento dei principi giuridici e psichiatrici che lo fondano. In particolare si fa riferimento alle norme del Codice Rocco del 1930 che mantengono uno “statuto speciale” per le persone con problemi di salute mentale che hanno commesso reato. Queste, se prosciolte per incapacità totale di intendere e di volere e se dichiarate “socialmente pericolose” sono sottoposte alla misura di sicurezza detentiva in Opg. Viene così sancito per loro un percorso differenziato, il cosiddetto “doppio binario”, che li priva del “diritto alla responsabilità” come del diritto al processo.
Cronologia:
Relazione sull’attività svolta dall’Organismo di coordinamento relativo al processo di superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari dal 6 dicembre 2021, data del suo insediamento, al 31 ottobre 2022 inviata al Ministro della Salute O. Schillaci.
Relazione Organismo coordinamento
Scorrendo il testo del cosiddetto decreto energia dedicato al contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale ci si imbatte nell’articolo 32 Disposizioni urgenti volte all’implementazione della capacità di accoglienza delle residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems). La prima reazione è di sorpresa: è evidente che con le finalità del decreto le Rems (strutture detentive a gestione sanitaria destinate a ospitare autori di reato giudicati incapaci di intendere e di volere) non c’entrano nulla.
Estratto della Gazzetta Ufficiale
Conferenza Stampa a Trieste promossa da ConF.Basaglia insieme alla Società della Ragione e al Forum Salute Mentale
di presentazione della proposta di legge Magi relativa all’imputabilità e alle misure alternative alla detenzione per le persone con disabilità psicosociali
dopo la sentenza della Corte di Assise di Trieste del 6 maggio scorso che proscioglie per vizio totale di mente Alejandro Meran e lo condanna a 30 anni di Rems.
La registrazione della Conferenza Stampa Il Comunicato Stampa La proposta di legge Magi Gli articoli correlati
La Camera (con voto di fiducia) approva anche l’articolo 32 del DL 77/2022 (cd Decreto Energia) che attacca la riforma che ha chiuso gli Opg. Respinti gli emendamenti presentati da alcuni deputati. Unica modifica: La Rems di Calice non è più sperimentale.
Tuttavia è accolto dal Governo, come Raccomandazione, l’ordine del Giorno presentato da un gruppo di deputati che:
IMPEGNA IL GOVERNO a consultare l’Organismo di coordinamento relativo al processo di superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari in merito ad ogni futura misura in merito e a rispettare il principio della territorialità della presa in carico dei malati psichici autori di reato da parte dei servizi di salute mentale delle Asl.
(9/3495-AR/122. Magi, Fornaro, Saitta, Fregolent, Bartolozzi, Gagliardi, De Luca, Pastorino)
La Raccomandazione L’intervista a Franco Corleone L’articolo di Daniele Piccione
Scorrendo il testo del cosiddetto Decreto Energia dedicato al contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale ci si imbatte nell’articolo 32 Disposizioni urgenti volte all’implementazione della capacità di accoglienza delle residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems). La prima reazione è di sorpresa: è evidente che con le finalità del decreto le Rems, strutture detentive a gestione sanitaria destinate a ospitare autori di reato giudicati incapaci di intendere e di volere, non c’entrano nulla.
Per presentare gli emendamenti all’articolo 32 del Decreto Energia, che finanzia l’apertura di nuove Rems (addirittura sperimentali!), si è tenuta una Conferenza presso la sala stampa della Camera dei Deputati a Roma. Sono intervenuti l’on. Vito De Filippo, l’on. Cecilia D’Elia e l’on. Riccardo Magi, firmatari degli emendamenti, e Stefano Cecconi, Franco Corleone, Daniele Piccione. Erano presenti Elena Gentili (presidente consulta dipartimentale salute mentale ASL Roma 1), Leonardo Fiorentini (Fuoriluogo) e Denise Amerini (Cgil).
Il video della Conferenza Stampa L’articolo 32 L’articolo completo sul sito StopOPG L’articolo di Stefano Cecconi L’intervista a Franco Corleone L’articolo de La StampaIncontro pubblico dal titolo Superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari e tutela della salute mentale dopo la sentenza 22/2022 della Corte Costituzionale, con l’obbiettivo di:
– rilanciare il disegno di Legge (ddl AC 2939) presentato, primo firmatario on. Magi, per eliminare il doppio binario riservato solo ai folli rei;
– organizzare una vigilanza democratica sui lavori dell’Organismo istituzionale di monitoraggio sul superamento degli OPG, che finalmente è stato riattivato a fine anno 2021;
– riprendere l’iniziativa per il diritto alla tutela della salute e alle cure per le persone autori di reato, privilegiando misure non detentive e comunque assicurando tutti i livelli essenziali di assistenza sanitaria in carcere, come affermato anche dalla recente sentenza della Corte Europea dei Diritti del Uomo.
Riflessioni di Pietro Pellegrini
La sentenza 22 della Corte Costituzionale del 27 gennaio dichiara inammissibile il ricorso del Tribunale dì Tivoli sugli art 206 e 222 del c.p. e sulla legge 9/2011 sul superamento degli Opg, alla luce dei risultati delle relazione del Governo in ordine all’Ordinanza n. 131del 24 giugno 2021. Ma pure la Corte indica la necessità di affrontare, anche con interventi legislativi, le procedure per l’assegnazione delle Misure di Sicurezza, la realizzazione e il buon funzionamento di un numero di REMS sufficiente a far fronte ai reali fabbisogni, in grado di garantire interventi di cura ma anche la tutela della collettività, con il coinvolgimento del Ministero della Giustizia.
La sentenza 22/2022 Il comunicato della Corte Costituzionale Il comunicato dell’Osservatorio StopOPG
Nonostante i tribunali nazionali e la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (Cedu) avessero ordinato il trasferimento in un centro dove potesse essere curato, un uomo con gravi problemi psichiatrici è stato trattenuto in carcere. Per questo la stessa Corte Europea ha condannato l’Italia per la violazione dell’art. 3 della Convenzione Europea, ovvero per trattamenti inumani e degradanti.
E’ un provvedimento importante, che non contiene solo la risoluzione di un singolo caso, ma dà indicazioni su un percorso che Governo e Parlamento devono seguire per evitare altre condanne e nuove violazioni dei diritti fondamentali sottolinea Patrizio Gonnella, presidente dell’associazione Antigone.
La sentenza CEDU
Il 6 dicembre si è insediato l’Organismo di coordinamento relativo al processo di superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari, istituito dal Ministro della Salute Speranza con il Decreto del 22 settembre.
L’organismo ha il compito di monitorare e coordinare le attività delle Regioni per garantire il completamento del processo di superamento degli OPG in attuazione della Legge 81/14. È composto da rappresentanti del Ministero della Salute, del Ministero della Giustizia, delle Regioni e Province autonome.
Rappresentati per il Ministero della Salute: Giovanna Del Giudice, Franco Corleone e Nerina Dirindin.
Il DM 22 settembre 2021
Seminario a Treppo Ligosullo dal titolo Salute Mentale e Folli Rei. Continua la discussione. Lo stato dell’arte e la battaglia per la riforma, organizzato da Società della Ragione, Osservatorio stopopg, Coordinamento Rems Dsm e Magistratura Democratica, in continuità con l’appuntamento tenutosi a Treppo lo scorso settembre.
La scelta del tema nasce dall’esigenza di proseguire il lavoro già avviato con la scorsa edizione, su come affrontare gli esiti della chiusura degli Opg e la realtà della esperienza delle Rems.
Gli stimoli di approfondimento sono numerosi: la Conferenza Nazionale Salute Mentale 2021, le recenti pronunce della Corte Europea e della Corte Costituzionale sul tema, il progetto di riforma sull’abolizione delle misure di sicurezza non psichiatriche, ma soprattutto la proposta di legge n. 2939 presentata alla Camera dei Deputati, a firma Riccardo Magi, per superare la non imputabilità per vizio di mente e prefigurare misure alternative alla detenzione per curare le persone con disturbi mentali.
I materiali del seminario
L’intervento della Ministra Marta Cartabia alla Conferenza nazionale è testimonianza di attenzione e di dialogo. Con chiarezza ha posto “un problema urgentissimo e assai grave che è stato portato anche all’attenzione della Corte europea dei diritti dell’uomo: 71 persone che si trovano in carcere mentre dovrebbero essere ricoverate nelle Rems”. Un problema che richiede risposte immediate perchè nessuno deve restare detenuto ingiustamente e il diritto alla salute va assicurato in ogni contesto a prescindere dalla condizione giuridica.
Note a margine di Pietro Pellegrini, Direttore del Dipartimento Assistenziale Integrato Salute Mentale Dipendenze Patologiche dell’AUSL di Parma
L’articolo completo
“In Italia la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, avvenuta a seguito dell’approvazione della legge 81/2014 la cui applicazione è stata definita dal Commissario Franco Corleone una rivoluzione gentile, è sottoposta al vaglio di due prossimi pronunciamenti: quello della Corte Costituzionale e della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Pur riguardando casi specifici, le sentenze sono destinate ad avere un impatto sul nuovo sistema, del quale conviene riepilogare le novità spesso dimenticate da tutti coloro che ripropongono vecchie prassi.
Nessuno a parole vuole tornare agli OPG! Ma come ricorda Basaglia, le istituzioni totali tendono a risorgere in forme nuove (mini OPG?), specie se non si affrontano le contraddizioni, nel caso specifico tra cura e custodia.”
Di Pietro Pellegrini, Direttore del Dipartimento Assistenziale Integrato Salute Mentale Dipendenze Patologiche dell’AUSL di Parma
L’articolo completo
Mercoledì 12 maggio dalla sala Stampa della Camera dei Deputati si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della proposta di legge Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e alla legge 26 luglio 1975, n. 354, in materia di imputabilità e di misure alternative alla detenzione per le persone con disabilità psicosociale, primo firmatario l’On. Riccardo Magi.
Sono intervenuti Riccardo Magi, Stefano Cecconi, Franco Corleone, Nerina Dirindin, Pietro Pellegrini, Michele Passione.
Proposta di Legge Il manifesto folli rei: Cancellare il Codice Rocco. Contro le insidie neo-manicomiali
Un gruppo di Associazioni, tra le quali ConF.Basaglia, scrive a* Ministr* della Salute e della Giustizia una lettera Appello: La salute come diritto fondamentale universale, relazionale e bene comune in ogni ambito
In particolare, si legge nella lettera, “destano forte preoccupazione le proposte avanzate da parte del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria riferite a nuove Linee di Indirizzo per l’assistenza sanitaria negli Istituti penitenziari…, a Linee di indirizzo per il funzionamento delle articolazioni per la salute mentale… e per la gestione dei pazienti in misura di sicurezza… (ndr: in Rems)”
La lettera Appello
Il seminario – organizzato dall’AUSL Parma Dipartimento Assistenziale Integrato Salute Mentale e Dipendenze Patologiche – intende fare il punto sull’evoluzione normativa conseguente all’approvazione della legge 81/2014 e analizzare le possibili riforme in tema di imputabilità, pericolosità sociale e misure di sicurezza.
La Società della Ragione, l’Osservatorio di StopOpg, il Coordinamento Rems/Dsm e Magistratura Democratica hanno discusso, nell’incontro pubblico del 30 gennaio 2021, una proposta di legge per abolire il meccanismo del proscioglimento per incapacità di intendere e di volere previsto dall’art. 88 del Codice Rocco. Il testo che ne è seguito, Norme in materia di imputabilità e misure alternative alla detenzione per i soggetti con disabilità psicosociali, viene offerto per la presentazione in Parlamento.
Il manifesto
Dopo un intenso lavoro di risistemazione del testo della proposta di legge per l’abolizione della non imputabilità per gli infermi di mente, tenendo conto del dibattito del 18 e 19 settembre a Treppo Carnico, si è tenuto un secondo incontro dal titolo La riforma del regime legale per i “folli rei”, che ha messo insieme i partecipanti del seminario di Treppo, i componenti dell’Osservatorio sul superamento degli OPG e sulle REMS, il Coordinamento REMS e altre/altri esperti interessati al superamento del “binario” giudiziario per infermità mentale.
L’invito all’incontro
La bozza della legge di imputabilità La registrazione dell’evento
In seguito ad un confronto sulla situazione relativa al superamento degli OPG e sulla situazione delle persone nelle REMS, anche alla luce dell’emergenza da Covid-19, il Coordinamento REMS/DSM e l’Osservatorio sul processo di superamento degli OPG, sulle REMS, per la salute mentale, hanno inviato un appello alle Istituzioni per la piena tutela della salute di ospiti e professionisti.
L’appello è indirizzato al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Salute, al Ministro della Giustizia, al Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, al Presidente ANCI, al Garante Nazionale delle persone private della libertà personale, al Portavoce del coordinamento dei Garanti territoriali delle persone private della libertà personale.
La società della ragione, l’Osservatorio sul superamento degli OPG e sulle REMS per la salute mentale, il Coordinamento Rems/Dsm e Magistratura democratica promuovono il seminario sul superamento del “doppio binario” Il muro dell’imputabilità: dopo la chiusura degli Opg, la riforma del regime legale dei “folli rei”, per discutere una proposta di legge circa il nodo della imputabilità o non imputabilità dell’autore di reato dichiarato incapace di intendere e volere.
L’articolo di Stefano Cecconi e Franco Corleone La registrazione del seminario
Osservatorio StopOpg, La Società della Ragione, Coordinamento Rems-Dsm e Magistratura democratica promuovono il webinar Salute mentale, dopo gli OPG: misure non detentive e esperienze REMS, per discutere di manicomio diffuso, superamento della non imputabilità, superamento del “doppio binario”.
La diretta dell’evento
L’Osservatorio sul superamento degli OPG e sulle REMS e il Coordinamento nazionale REMS effettuano un monitoraggio sull’impatto dell’emergenza da Covid-19 nelle REMS.
La lettera inviata alle REMS Il questionario L’abstract del report Il report L’articolo di Pietro Pellegrini e Giuseppina Paulillo
Visita alla Rems di Barete in provincia de L’Aquila.
All’incontro hanno partecipato per StopOpg come Osservatorio sul superamento degli Opg e sulle Rems per la salute mentale: Giuseppina Paulillo, Ilaria Di Ottavio, Valentina Calderone, Loretta Del Papa.
Ad accogliere la delegazione: Roberto Testa (Direttore dell’Azienda Sanitaria Locale Avezzano – Sulmona – L’Aquila), Alessandro Rossi (Direttore del Dipartimento di salute mentale), Bianca Maria Serafini (Magistrato di Sorveglianza), Paola Federici (Responsabile del Tribunale del Malato L’Aquila), Alessandro Sirolli (Referente di StopOPG Abruzzo) e alcune/i operatrici e operatori della struttura.
Visita all’ex-OPG di Castiglione delle Stiviere in provincia di Mantova.
All’incontro hanno partecipato per StopOpg come Osservatorio sul superamento degli Opg e sulle Rems per la salute mentale e come Referenti della Lombardia: Stefano Cecconi, Luigi Benevelli, Giovanni Rossi, Antonella Calcaterra e Stefania D’Amato; don Vincenzo Colmegna e Vita Casavola (Casa della Carità di Milano), Valerio Canzian (Aresam Lombardia), Monica Vangi e Luca Finazzi (Cgil Lombardia), Daniele Soffiati (segretario generale della Camera del Lavoro- Cgil Mantova), Morena Trasforini (segreteria Fp Cgil Mantova); Andrea Fiasconaro (Consigliere regionale M5S) e Antonella Forattini (Consigliera regionale PD).
Ad accogliere la delegazione: Stefano Pelizzardi (Direttore f.f.), Gianfranco Rivellini (Medico dirigente sanitario), le responsabili amministrativa e tecnico infermieristica e alcune/i operatrici e operatori della struttura.
La rilevazione è stata promossa dall’Osservatorio sul superamento OPG e sulle Rems e dal Coordinamento nazionale Rems con successiva elaborazione e commento a cura di Pietro Pellegrini, Chiara Visentini, Leonardo Tadonio e Clara Pellegrini del Dipartimento di salute mentale di Parma. Il periodo di indagine è compreso tra aprile 2015 e marzo 2019 e si riferisce alle strutture che hanno restituito il questionario compilato.
Analizzati aspetti quantitativi quali numero di strutture, moduli, posti letto, personale (sia sanitario che di vigilanza) e qualitativi quali indicatori clinico-organizzativi delle Rems declinati ad esempio in PTRI, rapporti con UEPE, DSM e Magistratura.
I primi risultati della rilevazione
Visita alla Rems di Spinazzola in provincia di Barletta-Andria-Trani.
All’incontro hanno partecipato per StopOpg come Osservatorio sul superamento degli Opg e sulle Rems per la salute mentale: Stefano Cecconi e Antonella Morga; Luigi Marzano (CGLI BAT) e Filippo Iovine (FP CGIL Medici BAT).
Ad accogliere la delegazione: Antonio Lattanzio (Psichiatra responsabile della Rems), Giuseppe Barrasso (Direttore del DSM della Asl BAT), alcune/i operatrici e operatori delle due strutture.
La sentenza della Corte Costituzionale n. 99/2019 è un ulteriore passo in avanti nel faticoso processo per superare le discriminazioni a cui vengono sottoposte le persone affette da disturbo psichico, ancorché in situazione di detenzione. Fino a tale sentenza nel caso infermità psichica sopravvenuta alla condanna, diversamente che nel caso di malattia fisica, per assicurare le cure necessarie, il/la detenuto/a non poteva accedere agli istituti del “differimento obbligatorio o facoltativo della pena previsti dagli artt. 146 e 147 codice penale, nè alla detenzione domiciliare cosiddetta “in deroga”.
La Corte ribadisce che in applicazione delle legge 81/2014 non è possibile in caso di malattia mentale sopravvenuta il ricovero del detenuto nelle Rems non avendo queste sostituito i vecchi OPG, nei quali fino alla loro chiusura avveniva tale ricovero, ma essendo queste “luoghi di esecuzione delle sole misure di sicurezza (provvisorie o definitive)”. L’assistenza ai detenuti con malattia mentale sopravvenuta va prestata nelle sezioni sanitarie delle carceri oppure fuori dal carcere, con misure alternative disposte dal tribunale di sorveglianza.
In ogni caso è «preciso dovere della autorità giurisdizionale provvedere alla interruzione della carcerazione» nel caso in cui la particolare gravità della patologia, la inadeguatezza delle cure o la assenza di condizioni materiali idonee, rischi per il protrarsi del trattamento detentivo di dar luogo a un trattamento degradante.
Ritorna così in piena evidenza la necessità di un organizzare un nuovo rapporto di collaborazione tra Giustizia (Magistratura) e Sanità (Regione, Asl, DSM), grazie al quale i progetti di cura dei pazienti siano definiti concordemente, distinguendo il mandato sanitario da quello custodiale, come si inizia a vedere in alcune realtà dove si sono sperimentati protocolli di intesa. Rimane ora da superare il ricovero in Rems di persone in misura di sicurezza provvisoria, che sono la causa prevalente della liste di attesa per alcune Rems.
La sentenza della Corte Costituzionale n. 99/2019
Il CNB afferma il diritto alla tutela alla salute mentale e all’assistenza delle persone con disagio psichico in carcere, come fondamento del rispetto dei diritti e dell’inviolabilità della dignità umana sanciti dalla Costituzione. Affronta sia la tematica delle persone detenute con sopravvenuto disagio mentale, che quella dei soggetti giudicati non imputabili e insieme analizza la situazione italiana dopo la chiusura degli Opg dopo la legge 81/2014. Il CNB riconosce l’importanza del lavoro dell’Osservatorio di StopOpg.
Il parere del Comitato Nazionale di Bioetica
Il parere dell’Osservatorio Nazionale StopOpg
Visita alla Rems di Barete in provincia de L’Aquila.
All’incontro hanno partecipato per StopOpg come Osservatorio sul superamento degli Opg e sulle Rems: Valentina Calderone e Loretta Del Papa.
Ad accogliere la delegazione: Emanuela Di Giovanbattista (Responsabile della Rems), Rinaldo Tordera (Direttore Generale della ASL1), Alessandro Rossi (Direttore del DSM della ASL1), Nicola Gattuso (Sindaco di Barete) e gli operatori della Rems.
Visita alle Rems di Calvi Risorta e Vairano Patenora in provincia di Caserta.
All’incontro hanno partecipato per StopOpg come Osservatorio sul superamento degli Opg e sulle Rems: Stefano Cecconi e Giovanna Del Giudice; Antonella Albero, Manuela Cardone, Angelo Cicatiello (Referenti regionali della Campania) ed Elisa Autiero (Cgil Campania).
Ad accogliere la delegazione: Raffaello Liardo (Dirigente ASL- Servizio Salute Mentale Penitenziario e Superamento OPG) e gli operatori delle Rems.
Il presente Protocollo configura una proposta di strumento di lavoro per rafforzare il rapporto tra uffici giudiziari e sanità territoriale. Il fine è mettere queste due realtà, con anche il coinvolgimento del UEPE (Ufficio Esecuzione Penale Esterna), in un dialogo costante, per impostare una modalità di intervento che garantisca l’immediata presa in carico e la tempestiva formulazione dei PTRI. Continuità terapeutica, pluralità di soluzioni offerte e territorialità sono i suoi princìpi guida, in un’ottica che, in linea con la legge n.81 del 2014, considera le misure di sicurezza detentive come extrema ratio. La proposta operativa è la costituzione di un tavolo tecnico composto dalle Istituzioni che sottoscrivono il Protocollo che funzioni come uno spazio di formazione permanente.
Visita alla Rems di Ceccano in provincia di Frosinone.
All’incontro hanno partecipato per StopOpg come Osservatorio sul superamento degli Opg e sulle Rems: Stefano Cecconi, Patrizio Gonnella, Maria Grazia Giannichedda, Valentina Calderone; Susanna Marietti (osservatrice di Antigone).
Ad accogliere la delegazione: Luciano Pozzuoli (direttore della Rems) e gli operatori della Rems
Report della visita
Visita alla Rems di Bra in provincia di Cuneo e alla Rems di S. Maurizio Canavese in provincia di Torino.
All’incontro hanno partecipato per StopOpg come Osservatorio sul superamento degli Opg e sulle Rems: Stefano Cecconi, Nerina Dirindin, Maria Grazia Giannichedda, Michele Miravalle; Annamaria Accetta, Antonella Barbagallo, Enrico Di Croce, Ivana Dello Preite¹ (referenti regionali), Benedetta Perego² (osservatrice di Antigone Piemonte).
Ad accogliere la delegazione presso la Rems di Bra: Grazia Ala (psichiatra responsabile), Enrico Zanalda e Marco Zuffranieri (rispettivamente psichiatra e psicologo in qualità di tecnici rappresentanti della regione Piemonte), Bruno Mellano (Garante regionale dei detenuti e delle persone private della libertà) e gli operatori della Rems.
Ad accogliere la delegazione presso la Rems di S. Maurizio Canavese: Alessandro Jaretti Sodano (psichiatra responsabile), Marco Zuffranieri (psicologo in qualità di tecnico rappresentante della regione Piemonte), Bruno Mellano (Garante regionale dei detenuti e delle persone private della libertà) e gli operatori della Rems.
¹ Ivana Dello Preite ha visitato la Rems di S. Maurizio Canavese
² Benedetta Perego ha visitato la Rems di Bra
Report della visita alla Rems di Bra Report della visita alla Rems di S. Maurizio Canavese
Visita alla Rems di Volterra in provincia di Pisa.
All’incontro hanno partecipato per StopOpg come Osservatorio sul superamento degli Opg e sulle Rems: Stefano Cecconi, Mauro Fuso, Vito D’Anza, Michele Passione e Donato Petrizzi.
Ad accogliere la delegazione: il Direttore della Rems Alfredo Sbrana e gli operatori della Rems.
Report della visita
L’Osservatorio sul superamento degli Opg e sulle Rems per la tutela della salute mentale nasce all’interno di StoOpg in collaborazione con Antigone, con l’obiettivo di allargare il focus sui Dipartimenti di Salute mentale e la salute mentale in carcere.
Intende, in particolare, osservare se e come è assicurato il rispetto del diritto alla tutela della salute mentale e alle cure nonché dei diritti civili e sociali, nei confronti delle persone in misura di sicurezza in Rems e nel territorio, e nell’esecuzione della pena in carcere e nel territorio.
Hanno aderito all’iniziativa, in qualità di garanti Franco Corleone, Vito De Filippo, Nerina
Dirindin e Franco Rotelli. Nella cabina di regia Stefano Cecconi, Giovanna Del Giudice e Patrizio Gonnella.
Costituiti gruppi regionali dell’Osservatorio.
Presenti all’incontro di Roma: i componenti della cabina di regia, Per i garanti De Filippo e Dirindin, i referenti regionali di Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Trentino, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Puglia, Campania, Sicilia.
Report del seminario
L’incontro, programmato all’interno della Convegno The right (and opportunity) to have a (whole) life, si è svolto presso la sede del Dipartimento di Salute Mentale di Trieste. Presenti per StopOpg Stefano Cecconi, Franco Corleone e Giovanna Del Giudice e Salvatore Barone, Roberto Mezzina, Pietro Pellegrini del coordinamento nazionale Rems, operatrici e operatori delle Rems/Dsm del Friuli Venezia Giulia (Maniago, Udine, Trieste) e di Parma (Giuseppina Paulillo) e Daniele Piccione e Teresa Di Fiandra.
Scarica il report di StopOpg
Visita Rems di Capoterra (Ca)
All’incontro ha partecipato per stopOPG: Giovanna Del Giudice, Gisella Trincas dell’Unasam, Caterina Cocco e Mariella Pes della Cgil regionale e FP Cgil di Cagliari.
Report della visita
Riprende alla Camera la discussione sul D.d.L. “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e all’ordinamento penitenziario”, già approvata al Senato con il voto di fiducia. Il D.d.L. affronta all’art. 1 comma 16 lettera d) la questione del ricovero in Rems ampliandolo ai detenuti con sopravvenuta malattia mentale, alle persone in misura di sicurezza provvisoria e a quelle per cui deve essere accertata la condizione psicopatologica. Contro tale articolo, anche a partire dalla mobilitazione di StopOpg con la staffetta del digiuno dal 13 aprile al 30 maggio, sono presentati otto Ordini del Giorno. Il D.d.L. passa con il voto di fiducia.
Ordini del giorno approvati su REMS-OPG
–
Importante intervento del Consiglio Superiore della Magistratura sulle disposizioni urgenti in materia di superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari e sulle Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (REMS).
Intervento del Consiglio Superiore della Magistratura
L’incontro nazionale tenutosi a Roma avviene in occasione dell’evento: “Carcere, che fine hanno fatti gli stati generali ?” (evento promosso da Antigone con il sostegno di StopOpg).
All’incontro è presente anche il Commissario unico per il superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, Franco Corleone.
Viene espressa grande preoccupazione per l’approvazione al Senato, con voto di fiducia, del Disegno di Legge Giustizia n. 2067, Modifiche al codice penale e al codice di procedura penale per il rafforzamento delle garanzie difensive e la durata ragionevole dei processi nonché all’ordinamento penitenziario per l’effettività rieducativa della pena, che all’articolo 1 comma 16 lettera d) prevede l’estensione dell’ammissione alle REMS ai detenuti con malattia mentale sopravvenuta, alle persone in misura di sicurezza provvisoria e a quelle in osservazione, per le quali è necessario accertare le condizioni psicopatologiche, riproponendo le condizione di ammissione proprie degli OPG, appena chiusi.
L’assemblea di StopOpg dichiarare il proprio dissenso e decide di partire con una mobilitazione: la staffetta del digiuno che inizia il 12 aprile 2017.
Il 15 marzo il Senato ha approvato , con voto di fiducia, il maxi emendamento del Governo sul Disegno di Legge Giustizia n. 2067. L’articolo 1 comma 16 lettera d) del D.d.L. dispone il ricovero nelle REMS per i detenuti con malattia mentale sopravvenuta, per le persone in misura di sicurezza provvisoria, per coloro per i quali è necessario accertare le condizioni psicopatologiche. Con l’emendamento si altera la legge 81/14 che considerava “residuale” il ricovero nelle Rems. L’articolo infatti ampia la tipologia di persone che possono essere internate nelle Rems, riportando le stesse alla condizione di ammissione proprie degli Opg.
Con tale modifica il diritto alla salute e alle cure dei detenuti, troppo spesso negato, non sarà così garantito. Bisogna rafforzare invece i programmi di tutela della salute mentale in carcere e potenziare le misure alternative alla detenzione.
Testo del maxi emendamento
Stefano Cecconi, Giovanna Del Giudice, Patrizio Gonnella, Vito D’Anza, Denise Amerini del Comitato StopOPG indirizzano una lettera ai Ministri Orlando, Lorenzin, Finocchiaro per esprimere la preoccupazione del Comitato a proposito del testo dell’articolo 12 comma 1 lettera d del D.d.L. 2067 Giustizia, in discussione al Senato in queste ore, che, se approvato, rischia di riaprire la stagione degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (Opg).
Lettera di StopOPG ai Ministri Orlando, Lorenzin, Finocchiaro
In relazione alla prossima discussione in Senato dell’articolo 12 comma 1 lettera d, del D.d.L. 2067 Giustizia Modifiche al codice penale e al codice di procedura penale per il rafforzamento delle garanzie difensive e la durata ragionevole dei processi nonché all’ordinamento penitenziario per l’effettività rieducativa della pena, il comitato StopOPG lancia l’allarme per il ritorno nell’ammissione alle REMS alle condizione di ammissione proprie degli OPG, appena chiusi, con l’estensione ai detenuti con malattia mentale sopravvenuta, alle persone in misura di sicurezza provvisoria e a coloro per i quali è necessario accertare le condizioni psicopatologiche.
StopOpg sostiene l’emendamento 12.122 correttivo presentato dalla senatrice De Biasi e da senatori componenti delle commissioni Sanità e Giustizia e chiede al Governo che lo assuma.
Emendamento 12.122
A termine del mandato (19 febbraio 2016/19 febbraio 2017) Franco Corleone, Commissario unico nominato dal Governo per il superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, pubblica la II° relazione semestrale.
Nel testo, oltre al resoconto delle attività svolte dal Commissario nel corso del mandato annuale, viene presentata un’analisi della situazione delle REMS con le capienze e le presenze. In particolare, al 19 febbraio 2017, risultano chiusi tutti gli OPG con l’eccezione dell’OPG di Barcellona Pozzo di Gotto in cui rimangono ancora pochi internati in attesa di trasferimento.
Sul territorio nazionale si sono costituite 30 REMS che contano la presenza di 569 internati. Dal 1° aprile 2016 alla data della II° Relazione del Commissario gli ingressi nelle REMS sono stati 950 e 415 le dimissioni.
IIa Relazione Commissario Corleone
Le Rems sono state attivate in quasi tutte le Regioni, ma non mancano criticità. Bisogna rafforzare il territorio dando impulso ai Dipartimenti di salute mentale. Creare una cabina di regia regionale forte che dialoghi con gli enti locali. Ma soprattutto occorre una modifica al codice penale sulle misure di sicurezza provvisorie e le infermità sopravvenute. Questi i temi discussi
il 16 febbraio, la Commissione del Senato Igiene e Sanità organizza la conferenza, Dopo il superamento degli OPG. Quali criticità e quali prospettive. Presente il Commissario governativo per il superamento degli OPG, Franco Corleone, al termine del suo mandato, ed una delegazione del comitato StopOPG.
Programma 16 febbraio 2017 Governo e Parlamento – Articolo Quotidiano Sanità
Visita alla Rems di Naso, in provincia di Messina e visita alla Rems di Caltagirone in provincia di Catania.
All’incontro hanno partecipato per StopOPG: Stefano Cecconi, Giovanna Del Giudice, Maria Grazia Giannichedda, don Giuseppe Insana, Elvira Morana e Caterina Tusa della CGIL FP di Palermo e il videocamere Antonio Fortarezza.
Il 10 febbraio il Comitato visita l’OPG di Barcellona Pozzo di Gotto (ME), da novembre 2016 trasformato in casa circondariale con una sezione di Articolazione per la Tutela della Salute Mentale. Nell’ex OPG sono al momento ancora presenti 13 internati, 9 in misura di sicurezza detentiva e 4 in misura di sicurezza provvisoria. Il Direttore della casa circondariale assicura alla delegazione che, in accordo con la magistratura di sorveglianza, gli internati in misura di sicurezza definitiva nella settimana seguente saranno trasferiti in Comunità terapeutiche assistite. Sono state già attivate richieste alla magistratura per trovare soluzioni per le persone in misura di sicurezza provvisoria.
Inoltre, venerdì 10 febbraio la delegazione di StopOPG visita la Rems di Naso (ME).
Sabato 11 febbraio la delegazione visita la Rems di Caltagirone (CT) e nel pomeriggio partecipa ed interviene al dibattito pubblico con Istituzioni e associazioni regionali.
Programma 10-11 febbraio 2017 La lettera di denuncia di Stop Opg
Con grave ritardo si giunge alla chiusura dell’OPG di Montelupo Fiorentino. Nella sede dell’ex OPG sono ancora detenute sette persone, che dovranno essere assistite in carcere o, preferibilmente, con misure alternative.
La Regione Friuli Venezia Giulia, il Comitato StopOPG nazionale e l’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste promuovono un incontro nazionale sulla chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari.
Il 27 gennaio l’incontro si apre in forma ufficiale alle ore 17 nel Consiglio Regionale del FVG con interventi istituzionali e la presentazione da parte del Commissario governativo per il superamento degli OPG, alla scadenza del suo incarico, della relazione finale.
Il 28 nel teatro Franca e Franco Basaglia del Parco culturale di San Giovanni di Trieste il convegno Le Rems e oltre le Rems, problemi e prospettive
Durante i lavori viene presentato il video di Antonio Fortarezza Viaggio Attraverso le Rems patrocinato da StopOPG e da Conferenza Basaglia.
Programma 27-28 gennaio 2017 Il video IIa Relazione Semestrale Corleone
La delegazione di StopOPG visita l’OPG di Montelupo Fiorentino ancora aperto a quasi due anni dalla data di chiusura fissata dalla legge. Presenti 8 internati: 6 dalla Toscana e 2 dalla Liguria. La delegazione è composta da: Stefano Cecconi (Cgil nazionale), Denise Amerini (Fp Cgil nazionale), Cesare Bondioli (Psichiatria Democratica), Vito D’Anza (Forum Salute Mentale), Giovanna Del Giudice (CoperSam Basaglia), Mauro Fuso (Cgil Toscana) Maria Grazia Giannichedda (Fondazione Basaglia), Donato Petrizzo (Fp Cgil Toscana), don Armando Zappolini (Cnca), Maria Grazia Antoci e Chiara Fusi (Cittadinanzattiva), Paolo Grasso, Rita Filomeni (poeta e autrice teatrale). Inoltre è presente il Commissario unico per il superamento degli OPG, Franco Corleone.
Report visita
Visita alla Rems di Aurisina in provincia di Trieste.
All’incontro hanno partecipato per stopOPG: Stefano Cecconi, Giovanna Del Giudice e Ivan Novelli.
Ad accogliere la delegazione: il Direttore del Dipartimento di Salute Mentale di Trieste (Roberto Mezzina), la Psichiatra responsabile della struttura, il Coordinatore infermieristico e numerosi operatori. Presente pure il Commissario governativo per il superamento degli Opg (Franco Corleone).
Report visita
Protocollo FVG e uffici Giudiziari del Distretto della Corte d’Appello di Trieste
Visita alla Rems di Nogara in provincia di Verona.
All’incontro hanno partecipato per stopOPG: Stefano Cecconi, Anna Poma e Gianfranco Rizzetto, Edoardo Berton (Presidente Associazione Cittadinanza e Salute), Franco Nube (Forum Salute Mentale Veneto), Sante Olivato (FP Cgil Verona) e dal videomaker Antonio Fortarezza che sta documentando per stopOPG le visite alle Rems.
Ad accogliere la delegazione: Pietro Girardi (Direttore Generale AULSS Legnago), Gabriele Gatti (Direttore Amministrativo AULSS Legnago), Tommaso Maniscalco (Direttore Area Salute Mentale e Penitenziaria Regione Veneto), e alcuni operatori della Rems.
Report della visita
Visita alla Rems di Pergine Valsugana (TN) nella regione Trentino – Alto Adige.
All’incontro hanno partecipato per stopOPG: Anna Poma, Gianfranco Rizzetto e da Meri Pederzolli e Giuseppe Leoni di Cittadinanza Attiva.
Ad accogliere la delegazione: Lorenzo Gasperi, Direttore dell’UO Psichiatria distretto Est Asl Trento e della Rems, e gli operatori della Rems.
Visita alla Rems di Barete (AQ) della regione Abruzzo e Molise.
All’incontro hanno partecipato per stopOPG:
Stefano Cecconi, Giovanna Del Giudice e Alessandro Sirolli.
Ad accogliere la delegazione:
Il Direttore del Dipartimento Salute Mentale dell’AUSL dell’Aquila Vittorio Sconci e gli operatori della Rems.
Nella Commissione Giustizia del Senato, discutendo di un disegno di legge su «garanzie difensive, durata dei processi, finalità della pena» è stato approvato un emendamento proposto dalla Senatrice Mussini (PD) di Reggio Emilia.
Segue il testo del DDL 2067, articolo 12, comma 1, lettera d) dopo l’emendamento Mussini:
d) Tenuto conto dell’effettivo superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari e dell’assetto delle nuove REMS, previsione della destinazione alle residenze di esecuzione delle misure di sicurezza (Rems) prioritariamente delle persone per le quali sia stato accertato in via definitiva lo stato di infermità al momento della commissione del fatto, da cui derivi il giudizio di pericolosità sociale, nonché dei soggetti per i quali l’infermità di mente sia sopravvenuta durante l’esecuzione della pena, degli imputati sottoposti a misure di sicurezza provvisorie e di tutti coloro per i quali occorra accertare le relative condizioni psichiche, qualora le sezioni degli istituti penitenziari alle quali sono destinati non siano idonee, di fatto, a garantire i trattamenti terapeutico-riabilitativi, con riferimento alle peculiari esigenze di trattamento dei soggetti e nel pieno rispetto dell’articolo 32 della Costituzione.
L’emendamento, prevedendo l’ingresso nelle Rems di altre tipologie di soggetti, oltre a quelli prosciolti e ritenuti pericolosi socialmente, uguaglia ed assimila le Rems con i vecchi Opg (da superare).
Nei due Opg di Barcellona Pozzo di Gotto e Montelupo fiorentino sono presenti 53 internati mentre nelle 24 Rems costituite nei territori regionali sono internate 358 persone, a cui si aggiungono 176 internati nella Rems di Castiglione delle Stivire, per un totale di 534 persone. Delle persone attualmente internate nelle Rems 219 hanno una misura di sicurezza definitiva, 244 provvisoria.
Dal 31 marzo 2015 le persone entrate nelle Rems sono state 491, di queste 133 sono state dimesse. Inoltre, 195 sono le persone, con provvedimenti della magistratura, in attesa di invio in Rems, la maggior parte delle quali con misura di sicurezza provvisoria.
Nella Rems di Castiglione delle Stiviere sono state effettuate 918 contenzioni su 59 persone. Di queste una internata ha subito 640 provvedimenti di contenzione. Nelle altre Rems non si fa ricorso alla contenzione, se non in alcune in casi rari e per tempo limitato.
Dopo la chiusura dell’Opg di Aversa, rimangono aperti Barcellona Pozzo di Gotto e di Montelupo Fiorentino con poco più di sessanta persone internate. Rimane lo “scandalo” di Castiglione delle Stiviere, con oltre duecento internati, che ha solo cambiato nome.
Visita nella regione Lazio per visitare le Rems di Subiaco e di Palombara Sabina. In questa regione è già stata visitata la Rems di Pontecorvo e resta da visitare la Rems di Ceccano (FR) .
All’incontro ha partecipato per stopOPG:
Stefano Cecconi, Denise Amerini, Ornella Di Angelo, Gervasio Capogrossi (Cgil Rieti/Roma est/ Valle Aniene) e Maria Teresa Milani (Cittadinanzattiva e Consulta Salute Mentale Asl Roma 5)
Ad accogliere la delegazione:
Il Direttore del Dipartimento Salute Mentale Giuseppe Nicolò e gli operatori delle due Rems.
Report visita
Con la dimissione degli ultimi tre internati chiude l’Opg di Reggio Emilia. Negli altri tre Opg di Barcellona Pozzo di Gozzo, Aversa e Montelupo Fiorentino rimangono circa 80 internati. Castiglione della Stiviere ha solo cambiato nome da Opg a Rems con circa 200 internati.
In occasione dell’anniversario della data di chiusura per legge degli OPG, presso la sede della CGIL nazionale è stato proiettato il video testimonianza curato dal regista Antonio Fortarezza che documenta il viaggio di StopOpg nelle Rems iniziato a fine novembre 2015.
Ad un anno dalla data di chiusura “per legge” degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari fissata dalla L.81/14, le associazioni di StopOpg hanno ricordato l’anniversario rinnovando impegno e la vigilanza sul processo in atto.
Presenti all’incontro il Sottosegretario alla Salute on. De Filippo, il Commissario Governativo Corleone, la Presidente della Commissione sanità del Senato sen. De Biase e la sen. Nerina Dirindin, il Presidente della Commissione diritti umani Manconi, il Garante nazionale delle persone private della libertà Palma e Daniele Piccione del Consiglio superiore magistratura.
Importanti le testimonianza artistiche di Rita Filomeni, Pierpaolo Capovilla, Antonio Fortarezza.
Ad oggi nei quattro Opg di Montelupo Fiorentino, Reggio Emilia, Aversa e Barcellona Pozzo di Gotto sono presenti 90 internati, al 31 dicembre 2015 erano circa 700. Chiuso a dicembre 2015 l’Opg di Secondigliano di Napoli. Castiglione delle Stiviere, che ha cambiato il nome da Opg a Rems, ha ancora ristrette 220 persone. Le Rems attivate sul territorio nazionale ospitano ad oggi 230 persone; 135 sono le persone in misura di sicurezza provvisoria, quindi circa un terzo.
Impegno del governo è la chiusura degli Opg nei prossimi sei mesi con l’attivazione totale di 30 Rems nel paese. Rilevata l’urgenza di un atto che impedisca l’invio di persone in misura di sicurezza provvisoria nelle Rems come gli invii di detenuti dal carcere.
Ma l’impegno prioritario è che il ricorso alla misura di sicurezza detentiva sia estrema ratio, come previsto dalla legge 81/14 e dalle sentenze della Corte Costituzionale 253/2003 e 354/2004, come la ripresa di attenzione e il rafforzamento del sistema dei servizi di salute mentale.
Ad un anno dalla chiusura degli Opg
Visita Rems di Capoterra in Sardegna
All’incontro ha partecipato per stopOPG:
Giovanna Del Giudice (StopOpg), Gisella Trincas (Unasam), Caterina Cocco e Mariella Pes (Cgil regionale e FP Cgil di Cagliari), Daniele Pulino (Antigone) e dal video maker Antonio Fortarezza.
Ad accogliere la delegazione:
Maria Maddalena Giua (Commissaria straordinaria della ASL di Sanluri), Alessandro Coni (direttore del Dipartimento di Salute Mentale) e da Riccardo Curreli (responsabile della REMS).
Vademecum sulle misure di sicurezza elaborato da StopOpg e dal primo soccorso StopOpg.
Vademecum sulle misure di sicurezza
Corleone dichiara di voler lavorare a fianco delle regioni per una pronta chiusura dei vecchi Opg dove sono ancora internate 97 persone. La prossima chiusura sarà quella dell’Opg di Reggio Emilia dove sono rimasti solo 6 pazienti detenuti. L’impegno è perché “con le Rems non debbano risorgere i manicomi”.
Intervista al Commissario de IlSole24Ore
La relazione indica la presenza al 15 dicembre negli Opg di 164 internati e di 455 nelle Rems, di cui 223 nelle Rems di Casiglione. I dati confermano l’urgenza della nomina del Commissario per la dimissione degli internati e la chiusura degli Opg insieme all’applicazione piena della legge 81/14.
Il Consiglio dei Ministri ha nominato Franco Corleone, garante dei diritti dei detenuti della regione Toscana, commissario unico per il superamento dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario per le regioni Veneto, Piemonte, Puglia, Toscana, Abruzzo, Calabria. La nomina del commissario portata l’11 febbraio in conferenza delle regioni non ha avuto parere favorevole, parere per altro non vincolante, ma il Consiglio dei Ministri ha deciso lo stesso di procedere con la nomina.
Il commissario ha il compito di garantire entro sei mesi la chiusura degli Opg (Reggio Emilia, Montelupo Fiorentino, Aversa, Barcellona Pozzo di Gotto) con la dimissione di tutte e tutti gli internati. Il mandato affidato al commissario è però più ampio e riguarda tutto il territorio nazionale per la piena applicazione della legge 81/14, in particolare in riferimento all’applicazione residuale delle misure di sicurezza detentiva privilegiando quelle alternative.
La relazione indica la presenza al 15 dicembre negli Opg di 164 internati e di 455 nelle Rems, di cui 223 nelle Rems di Casiglione. I dati confermano l’urgenza della nomina del Commissario per la dimissione degli internati e la chiusura degli Opg insieme all’applicazione piena della legge 81/14.
> Visita Rems di Mezzani – Ausl di Parma
> Visita Rems di Bologna “Casa degli Svizzeri” – Ausl di Bologna
Agli incontri hanno partecipato per stopOPG:
> In entrambe le Rems: Stefano Cecconi, Elia De Caro, Antonio Fortarezza e Alessio Maione
> A Casale dei Mezzani: Rosalba Calandra Checco (Fp Cgil Parma)
> A Bologna: Giovanna Del Giudice e Marco Baldo (Fp Cgil Bologna)
Agli incontri hanno partecipato per la Regione Emilia Romagna:
> In entrambe le Rems: le dirigenti Mila Ferri e Anna Cilento
Ad accogliere la delegazione:
> A Casale dei Mezzani: il Sindaco di Mezzani Romeo Azzali e l’assessore alle Politiche Sociali, il Direttore generale Ausl Parma Elena Saccenti, il Direttore DSM Ausl Parma Piero Pellegrini, Giuseppina Paulillo responsabile Rems, diversi Operatori della struttura e rappresentanti della società civile e delle cooperative che operano all’interno della struttura.
> A Bologna: il Direttore sanitario AUSL Angelo Fioritti, il Responsabile della REMS Claudio Bartoletti, la coordinatrice della Rems Velia Zulli e il Direttore del DSM Ivonne Donegani.
Note a StopOpg dai responsabili AUSL BO
Il Consiglio dei Ministri ha nominato Franco Corleone, garante dei diritti dei detenuti della regione Toscana, commissario unico per il superamento dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario per le regioni Veneto, Piemonte, Puglia, Toscana, Abruzzo, Calabria. La nomina del commissario portata l’11 febbraio in conferenza delle regioni non ha avuto parere favorevole, parere per altro non vincolante, ma il Consiglio dei Ministri ha deciso lo stesso di procedere con la nomina.
Il commissario ha il compito di garantire entro sei mesi la chiusura degli Opg (Reggio Emilia, Montelupo Fiorentino, Aversa, Barcellona Pozzo di Gotto) con la dimissione di tutte e tutti gli internati. Il mandato affidato al commissario è però più ampio e riguarda tutto il territorio nazionale per la piena applicazione della legge 81/14, in particolare in riferimento all’applicazione residuale delle misure di sicurezza detentiva privilegiando quelle alternative.
> 30 novembre Rems di Maniago ASL Pordenone
> 2 dicembre Mondragone e Roccaromana ASL di Caserta
> 3 dicembre Pontecorvo ASL di Frosinone
Agli incontri hanno partecipato per stopOPG
> In tutte le Rems: Stefano Cecconi e Giovanna Del Giudice
> A Maniago: Francesco Benvenuto e Adelina Zanella (Fp Cgil Pordenone)
> A Mondragone e a Roccaromana: Denise Amerini (Fp Cgil nazionale), Angelo Cicatiello e Anna Canzanella (Fp Cgil Campania), Antonio Fortarezza (regista video) e Alessio Maione(sociologo della salute)
> A Pontecorvo: Giacomo Russo Spena (giornalista)
Sono 181 gli internati negli Opg di Reggio Emilia, Montelupo Fiorentino, Barcellona Pozzo di Gotto, Aversa, Secondigliano, di cui 173 uomini e 8 donne. 448 sono invece gli internati nelle Rems, di cui 382 uomini e 66 donne. Di questi sono presenti nelle Rems di Castiglione delle Stiviere 226 internati, di cui 184 uomini e 42 donne.
Il totale delle persone internate negli Opg e nelle Rems al 30 novembre 2015 è perciò 629 .
(Fonte: stopOPG su dati DAP)
Internati negli Opg suddivisi per Regione
(Fonte: stopOPG su dati DAP) Prospetto presenze nelle REMS alla data del 30 novembre 2015
(Fonte: Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia)
La Regione Friuli Venezia Giulia, in una lettera al Ministero della Salute (Direzione Generale della Programmazione Sanitaria) e al Ministero della Giustizia (Dipartimento dell’Amministrazione Sanitaria), ribadisce e sottolinea il criterio della territorialità, quindi della stretta integrazione da parte degli operatori delle REMS con i servizi socio-sanitari del territorio nel lavoro con le persone internate nelle Rems. Viene inoltre dichiarata la “non disponibilità” per l’accoglienza nella stesse di cittadine e cittadini non residenti nella regione.
Lettera al Ministero della Salute e della Giustizia – FVG
Giovanna Del Giudice e Stefano Cecconi, a nome del Comitato nazionale stopOPG, fanno richiesta alle ASL di competenza di visita alle REMS: REMS di Palombara Sabina e REMS di Subbiaco della ASL di Roma G REMS di Pontecorvo della ASL di Frosinone REMS di Mondragone e REMS di Rocca Romana dell’ASL di Caserta REMS “Casa degli svizzeri” della ASL di Bologna REMS di Montegrimano Terme dell’ASL delle Marche REMS di Mezzani dell’ ASL di Parma REMS di Aurisina dell’AAS 1 di Trieste REMS di Maniago dell’AAS5 di Pordenone
Protocollo di rapporto FVG-Uffici Giudiziari della Corte d’Appello TS
A partire dal 15 ottobre si attiva il servizio online “Primo soccorso stop OPG – REMS”, attivo grazie alla collaborazione volontaria di avvocati, psichiatri, operatori dei servizi di salute mentale e rappresentanti delle associazioni di famigliari. Il servizio nasce per decisione del Comitato nazionale stopOPG come ulteriore azione a sostegno dei diritti delle persone internate o a rischio di internamento in OPG e in REMS.
20. Visita il “PS stop OPG – REMS”
Il 29 settembre 2015 viene inaugurata la prima “REMS di osservazione e valutazione” nell’area dell’ex Opg di Castiglione delle Stiviere. In tale occasione, l’Azienda ospedaliera di Mantova produce e condivide in rete un filmato “R.E.M.S. – Una nuova speranza”. Inoltre, sempre in occasione di tale inaugurazione, viene diffusa la “Carta dei servizi”.
Ormai da tre mesi, l’Associazione L’Altro Diritto è impegnata in una battaglia contro la detenzione illegale dei pazienti ancora reclusi negli OPG. Aggiornata al 26 di settembre, la battaglia ha raccolto 109 istanze dai pazienti di tre delle cinque strutture ancora aperte. Per saperne di più, leggi l’articolo “Opg, metà degli internati denuncia lo stato per sequestro di persona” e visita la pagina “Modelli di reclamo per gli internati ancora presenti negli OPG”.
Opg, metà degli internati denuncia lo stato per sequestro di persona
Modelli di reclamo per gli internati ancora presenti negli OPG
Ricapitolazione delle presenze nelle REMS aggiornata al 17 settembre 2015,
fonte: Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria
La Corte Costituzionale ha respinto il ricorso promosso dal Tribunale di sorveglianza di Messina contro la legge 81/2014 sul superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, giudicando non fondata la questione di legittimità costituzionale. Il ricorso contestava la legge 81/2014 nelle parti in cui stabilisce che l’accertamento della pericolosità sociale “è effettuato sulla base delle qualità soggettive della persona e senza tenere conto delle condizioni (cosiddette ambientali) di cui all’articolo 133, secondo comma, numero 4, del codice penale” e che “non costituisce elemento idoneo a supportare il giudizio di pericolosità sociale la sola mancanza di programmi terapeutici individuali”. La Consulta conferma la piena legittimità costituzionale della legge 81, laddove in sostanza ci dice che un malato povero, emarginato, senza casa o abbandonato dai servizi non può diventare, per questa ragione, socialmente pericoloso e finire in OPG. Come troppo spesso sinora è accaduto. Si conferma e si rafforza così l’orientamento di quella che abbiamo definito una buona legge. Il tratto più interessante della nuova norma è aver spostato il baricentro dai binomi manicomiali “malattia mentale/pericolosità sociale e cura/cusotodia” ai progetti di cura e riabilitazione individuali e al territorio. In particolare essa stabilisce che la regola deve essere una misura di sicurezza diversa dalla detenzione in Opg e in Rems, salvo situazioni determinate che devono diventare l’eccezione. In questo senso la sentenza della Consulta è illuminante e conferma precedenti atti. La mobilitazione di stopOPG così prosegue con più forza e la prima richiesta al Governo è il commissariamento delle regioni che non hanno ancora accolto i propri pazienti e che impediscono la chiusura degli OPG a quasi quattro mesi dalla scadenza del 31 marzo 2015.
Superamento Opg, Sentenza 186 del 2015
Il sottosegretario alla Salute, on. De Filippo, ha relazionato in Commissione Igiene e Sanità del Senato sullo stato degli Opg. Al 22 giugno le persone internate negli istituti ancora funzionanti rimangono 341. Il Governo sembra deciso a intervenire in tutti i modi consentiti dalla legge nei confronti delle Regioni e delle amministrazioni che non abbiano rispettato gli adempimenti, attraverso il Commissariamento. Ma il Commissariamento non deve servire solo a superare i ritardi nella chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, ma deve occuparsi dell’attuazione integrale della Legge 81/2014. È stato infine riportato, Regione per Regione, lo stato di attuazione della Residenze per l’esecuzione della misura di sicurezza.
La situazione Regione per Regione
Scarica l’Appello di StopOpg.
Terza relazione trimestrale al Parlamento.
Seconda relazione trimestrale al Parlamento.
Prima relazione trimestrale al Parlamento sul Programma di superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, ai sensi della legge 30 maggio 2014 n. 81.
Prima relazione trimestrale al ParlamentoSeconda proroga della chiusura Opg con decreto legge n. 52/14 commutato nella legge 81/14.
Decreto Legge 31 marzo 2014, n. 52Delibera n. 15/13 sul ripartizione della quota destinata al finanziamento di parte corrente degli oneri relativi al superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari
Viene prorogata di un anno la chiusura degli Opg con il decreto legge n. 24 del 25 marzo 2013, commutato nella legge 57/2013.
Dopo la promulgazione dell’art. 3 ter della Legge 9 del 2012, che fissa al 1 aprile 2013 la chiusura degli Opg e l’esecuzione da quella data delle misure di sicurezza detentive in strutture residenziali regionali dedicate, le Rems, StopOpg evidenzia il rischio della “moltiplicazione” degli Opg in queste strutture regionali che definisce “miniopg”.