La musica è accogliente, universale, inclusiva. Ma è anche una terapia. Lo sa bene Puccini, che di nome non fa Giacomo. Puccini è Puccini e basta. Gli amici lo chiamano così perché la sua più grande passione è appunto la musica. Quella grandiosa, intima e toccante delle opere scritte dal compositore lucchese. E’ lui il protagonista del cortometraggio “Il sogno d’oro”. Puccini, quello che di nome non fa Giacomo. Gli attori – nonché protagonisti – di questa piccola grande opera fanno tutti parte di un lungo percorso di arte terapia iniziato già otto anni fa con i laboratori di ascolto musicale. Esplora il significato del termine: E così si arriva al cortometraggio, presentato pochi giorni fa e inserito all’interno della terza edizione dei “Puccini Days”, il festival che Lucca dedica al maestro Giacomo Puccini e che si concluderà il prossimo 8 gennaio.E così si arriva al cortometraggio, presentato pochi giorni fa e inserito all’interno della terza edizione dei “Puccini Days”, il festival che Lucca dedica al maestro Giacomo Puccini e che si concluderà il prossimo 8 gennaio. di Gianluca Testa shadow LUCCA – La musica è accogliente, universale, inclusiva. Ma è anche una terapia. Lo sa bene Puccini, che di nome non fa Giacomo. Puccini è Puccini e basta. Gli amici lo chiamano così perché la sua più grande passione è appunto la musica. Quella grandiosa, intima e toccante delle opere scritte dal compositore lucchese. E’ lui il protagonista del cortometraggio “Il sogno d’oro”. Puccini, quello che di nome non fa Giacomo. Backstage Sogno D’oro (6) Un soprannome che questo giovane indossa con orgoglio e che gli permette di aprire le porte più segrete. Quelle dei sogni, appunto. Porte che si spalancano su odori, suoni, storie, palscoscenici. Backstage Sogno D’oro (19) Gli attori – nonché protagonisti – di questa piccola grande opera fanno tutti parte di un lungo percorso di arte terapia iniziato già otto anni fa con i laboratori di ascolto musicale. Backstage Sogno D’oro (16) E così si arriva al cortometraggio, presentato pochi giorni fa e inserito all’interno della terza edizione dei “Puccini Days”, il festival che Lucca dedica al maestro Giacomo Puccini e che si concluderà il prossimo 8 gennaio. Backstage Sogno D’oro (5) Dalla sua nascita è trascorso più di un secolo e mezzo. Eppure la città ha faticato non poco per riconoscere il valore assoluto del suo concittadino Puccini. Fino a pochi anni fa, in centro storico, non c’era neppure un vicolo a lui dedicato. Neppure nei pressi della sua casa natale. D’accordo, lì oggi c’è una statua del maestro. Ma la sua posa risale “solo” al 1994. Backstage Sogno D’oro (20) «Questo non è un film dove i pazienti psichiatrici cercano di interpretare altri personaggi dimenticandosi di essere tali. Tutt’altro. E’ viaggio nelle loro emozioni, nella loro sensibilità. E’ un film che abbatte tanti tabù senza nascondere la situazione degli utenti» spiega il regista Simone Rabassini (la sceneggiatura è di Debora Pioli). «I pazienti hanno partecipato a tutto il processo produttivo, dalla stesura della storia, fino alle riprese. Alcuni di loro hanno recitato, altri sono stati parte della crew tecnica. Abbiamo insegnato loro cosa fare attraverso molte riunioni nell’arco di circa sei mesi. Un lungo lavoro di pazienza e preparazione, ma per questo più stimolante». Backstage Sogno D’oro (18) “Il sogno d’oro”, prima ancora di essere un’opera d’arte corale, è stata una straordinaria esperienza terapeutica nell’ambito delle attività di riabilitazione psicosociale per i pazienti del centro di salute mentale. La cooperazione che ha caratterizzato questo progetto appare evidente scorrendo il lungo elenco di associazioni, enti, cooperative, operatori e volontari che hanno resto possibile tutto questo. Dall’associazione “Il sorriso di Stefano” all’Associazione Lucchese Arte e Psicologia, dal Teatro del Giglio al Puccini Museum, dalla Fondazione Festival Pucciniano di Torre del Lago alla cooperativa “La Mano Amica” fino alla Banco Popolare Cassa di Risparmio di Lucca. 0 0 Il Molise unica regione del Sud a garantire la continuità assistenziale Salute mentale, disturbi per quasi un milione di italiani 0 Commenti Lascia una rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commentonome Email Sito web Δ Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
La musica è accogliente, universale, inclusiva. Ma è anche una terapia. Lo sa bene Puccini, che di nome non fa Giacomo. Puccini è Puccini e basta. Gli amici lo chiamano così perché la sua più grande passione è appunto la musica. Quella grandiosa, intima e toccante delle opere scritte dal compositore lucchese. E’ lui il protagonista del cortometraggio “Il sogno d’oro”. Puccini, quello che di nome non fa Giacomo. Gli attori – nonché protagonisti – di questa piccola grande opera fanno tutti parte di un lungo percorso di arte terapia iniziato già otto anni fa con i laboratori di ascolto musicale. Esplora il significato del termine: E così si arriva al cortometraggio, presentato pochi giorni fa e inserito all’interno della terza edizione dei “Puccini Days”, il festival che Lucca dedica al maestro Giacomo Puccini e che si concluderà il prossimo 8 gennaio.E così si arriva al cortometraggio, presentato pochi giorni fa e inserito all’interno della terza edizione dei “Puccini Days”, il festival che Lucca dedica al maestro Giacomo Puccini e che si concluderà il prossimo 8 gennaio. di Gianluca Testa shadow LUCCA – La musica è accogliente, universale, inclusiva. Ma è anche una terapia. Lo sa bene Puccini, che di nome non fa Giacomo. Puccini è Puccini e basta. Gli amici lo chiamano così perché la sua più grande passione è appunto la musica. Quella grandiosa, intima e toccante delle opere scritte dal compositore lucchese. E’ lui il protagonista del cortometraggio “Il sogno d’oro”. Puccini, quello che di nome non fa Giacomo. Backstage Sogno D’oro (6) Un soprannome che questo giovane indossa con orgoglio e che gli permette di aprire le porte più segrete. Quelle dei sogni, appunto. Porte che si spalancano su odori, suoni, storie, palscoscenici. Backstage Sogno D’oro (19) Gli attori – nonché protagonisti – di questa piccola grande opera fanno tutti parte di un lungo percorso di arte terapia iniziato già otto anni fa con i laboratori di ascolto musicale. Backstage Sogno D’oro (16) E così si arriva al cortometraggio, presentato pochi giorni fa e inserito all’interno della terza edizione dei “Puccini Days”, il festival che Lucca dedica al maestro Giacomo Puccini e che si concluderà il prossimo 8 gennaio. Backstage Sogno D’oro (5) Dalla sua nascita è trascorso più di un secolo e mezzo. Eppure la città ha faticato non poco per riconoscere il valore assoluto del suo concittadino Puccini. Fino a pochi anni fa, in centro storico, non c’era neppure un vicolo a lui dedicato. Neppure nei pressi della sua casa natale. D’accordo, lì oggi c’è una statua del maestro. Ma la sua posa risale “solo” al 1994. Backstage Sogno D’oro (20) «Questo non è un film dove i pazienti psichiatrici cercano di interpretare altri personaggi dimenticandosi di essere tali. Tutt’altro. E’ viaggio nelle loro emozioni, nella loro sensibilità. E’ un film che abbatte tanti tabù senza nascondere la situazione degli utenti» spiega il regista Simone Rabassini (la sceneggiatura è di Debora Pioli). «I pazienti hanno partecipato a tutto il processo produttivo, dalla stesura della storia, fino alle riprese. Alcuni di loro hanno recitato, altri sono stati parte della crew tecnica. Abbiamo insegnato loro cosa fare attraverso molte riunioni nell’arco di circa sei mesi. Un lungo lavoro di pazienza e preparazione, ma per questo più stimolante». Backstage Sogno D’oro (18) “Il sogno d’oro”, prima ancora di essere un’opera d’arte corale, è stata una straordinaria esperienza terapeutica nell’ambito delle attività di riabilitazione psicosociale per i pazienti del centro di salute mentale. La cooperazione che ha caratterizzato questo progetto appare evidente scorrendo il lungo elenco di associazioni, enti, cooperative, operatori e volontari che hanno resto possibile tutto questo. Dall’associazione “Il sorriso di Stefano” all’Associazione Lucchese Arte e Psicologia, dal Teatro del Giglio al Puccini Museum, dalla Fondazione Festival Pucciniano di Torre del Lago alla cooperativa “La Mano Amica” fino alla Banco Popolare Cassa di Risparmio di Lucca.