A due settimane dal Forum della Salute Mentale di Pistoia, pubblichiamo la bozza del programma al 24 maggio (in via di definizione)
Durante il convegno saranno presenti:
Larghe vedute: il primo network delle radio della salute mentale, da alcuni mesi operativo come redazione diffusa delle radio della salute mentale. A Pistoia saranno fisicamente presenti Radio FuoriOnda, Collegamenti, Radio DNA, Rete 180. Ma ci saranno inteventi in diretta anche sulle frequenze di altre radio come Radio Fragola e Radio Ohm.
Spazio Libri: nella sede del forum, l’Associazione culturale Mah Boh organizzerà uno Spazio Libri, un banco di esposizione di libri della salute mentale. Sul banco anche i titoli della Collana 180 – Archivio critico della salute mentale (Edizioni alphabeta Verlag). Oltre alla novità assoluta de “L’istituzione inventata” (che verrà presentato sabato mattina), le ultime uscite sul tema della Contenzione: … e tu slegalo subito. Sulla contenzione in psichiatria di Giovanna del Giudice e Il nodo della contenzione. Diritto, psichiatria e dignità della persona a cura di Stefano Rossi (autori vari).
Giovedì 4 giugno
Ore 14.00 – 19.00
Apertura del Forum Salute Mentale:
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Giovanna Del Giudice, portavoce Forum Nazionale Salute Mentale
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Samuele Bertinelli, Sindaco di Pistoia
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Roberto Abati, Direttore Generale ASL 3 Pistoia
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Vito D’Anza, Direttore DSM Pistoia
Assemblea nr. 1
La cura, le organizzazioni, le risorse, le culture (1)
I Dipartimenti di salute mentale (Dsm) sono ancora dotati di autonomia organizzativa? Sono capaci di progettare e tenere la regia di servizi coerenti e diffusi, attenti a promuovere singolari percorsi di crescita? Bisogna ancora una volta ricominciare da “la porta aperta”. Affrontare l’infragilimento oramai evidente dei Centri di salute mentale (Csm) sempre più costretti a orari di apertura risicati, alla riproposizione di modelli ambulatoriali, alla frammentazione e discontinuità degli interventi. La condizione di un gran numero di servizi psichiatrici di diagnosi e cura (Spdc), conseguenza della debolezza dei servizi territoriali, assume paradossalmente una funzione dominante e fornisce sempre più immagini di chiusura, di oggettivazione, di assenza. La contenzione e la porta chiusa gli indicatori più drammatici. I Trattamenti sanitari obbligatori (Tso) rischiano di diventare il dispositivo burocratico per tenere la distanza e alimentare i pregiudizi della pericolosità, dell’incomprensibilità, della “aggressività del malato di mente”. L’assemblea ha il compito di proporre politiche, organizzazioni e intenzioni di cura per arginare il declino e la trascuratezza delle strategie per la salute mentale, sempre più evidenti in troppe Regioni italiane. L’assemblea intende far emergere le “buone pratiche” e il lavoro attento e consapevole di un numero inimmaginabile di operatori.
Coordinano Vito D’Anza, intervengono Rossana Dettori, Carlo Minervini, Piero Cipriano, Andrea Materzanini, Franco Colizzi, Tazio Bianchi, Giovanni Rossi, Giuliano Casu, Giuseppe Cardamone, Macio Fada, ….
Venerdì 5 giugno
Ore 9.00 – 14.00
Assemblea nr. 2
La cura, il diritto, la pena
Oltre la chiusura degli Opg
Il 31 marzo 2015 diventerà davvero un punto di svolta e di non ritorno? La mobilitazione di StopOpg, il lungo e non facile percorso di un largo numero di soggetti politici e associazioni, l’ostinata convergenza sull’obiettivo finale ha avviato un cambiamento tanto difficile da realizzarsi quanto insperato. L’assemblea dovrà interrogarsi sull’avanzamento del processo di chiusura che si è realizzato in questi primi 60 giorni; sull’effettivo cambiamento che le Residenze per l’esecuzione di misura di sicurezza (Rems) sono in grado di realizzare nelle singole Regioni; sul coinvolgimento dei Dsm e dei servizi sociali; sull’investimento coerente delle ingenti somme che il Governo avrebbe reso disponibili. La Costituzione che ha provocato i primi significativi cambiamenti negli arcaici dispositivi di internamento, dovrà essere attentamente riportata al centro dell’assemblea.
Coordinano Giovanna Del Giudice e Stefano Cecconi, intervengono Vito De Filippo, sottosegretario alla sanità, Nerina Dirindin commissione sanità del Senato, e discutono Michele Passione, Francesco Maisto, Francesco Schiaffo, Franco Corleone, Roberto Bocchieri, Cesare Bondioli, Maria Grazia Giannichedda, Antonella Calcaterra, Giandomenico Dodaro, …
Ore 14.00 – 19.00
Assemblea nr. 3
La cura, le organizzazioni, le risorse, le culture (2)
Le “strutture residenziali” ormai fagocitano più della metà dei bilanci regionali della salute mentale, già di per sé risicati. La tendenza a ricorrere al “posto letto residenziale” sembra in crescita inarrestabile e riduce irrimediabilmente la consistenza e la capacità di intervento dei servizi territoriali. Bisogna ripensare alla presenza della cooperazione sociale, costrette ad appiattirsi su infelici politiche regionali. Rischia di diventare dominante la diffusione di luoghi di cronificazione. Le ingenti risorse, passivamente dedicate alla “residenzialità”, sono sufficienti per ripensare a forme diverse dell’abitare, dell’impegno lavorativo, del vivere sociale. I progetti riabilitativi individuali, dove attivati, producono risultati tanto evidenti quanto inaspettati. Le persone che vivono l’esperienza, il loro consapevole impegno di ripresa, di partecipazione e di volontà di presenza politica, devono rappresentare il denominatore comune, il punto di convergenza, l’orientamento dei progetti, delle strategie organizzative, delle culture, delle politiche per la salute mentale.
Coordinano Denise Amerini e Vito D’Anza, intervengono Gisella Trincas, Fedele Maurano, Fabrizio Starace, Andrea Fagiolini, Fabrizio De Luca, Giuseppe Ciccarelli, Mario Serrano, Roberto Mezzina, Mimmo Castronuovo, Cristiana Inglese, Tonia Di Cesare, Vito Inserra, Tonino D’Angelo, Thomas Emmenegher….
Alle ore 21.00, nello spazio esterno adiacente alla sala dell’incontro si terrà un concerto della Mabellini Jazz orchestra di Pistoia, diretta dal maestro Manolo Nardi
Sabato 6 giugno
Ore 9.00 – 13.00
Assemblea nr. 4
La cura e un governo nazionale per la salute mentale
Da tempo abbiamo consapevolezza che si sono strutturati 20 sistemi sanitari regionali. Le forme dell’organizzazione della salute mentale, spesso diversissime tra loro, finiscono per essere perfino inconfrontabili. L’incertezza del diritto alle “buone cure” crea ingiustificate diversità nell’esigere un comune diritto costituzionale. L’assemblea dovrà ri-pensare al rapporto tra gli assetti regionali e una sensata, univoca, azione di governo nazionale. La formazione degli operatori per la salute mentale vive la stessa frammentazione ed è distante dalle scelte legislative e organizzative che ha fatto il nostro paese. L’insegnamento della “salute mentale” non ha mai trovato posto nelle accademie, fatto salvo alcune – pochissime – lodevoli eccezioni.
Nel corso dell’assemblea sarà presentato il volume “L’istituzione inventata Racconto di un’esperienza. Trieste 1971–2010”, a cura di Franco Rotelli, libro che dispiega quel che un vasto gruppo di persone ha in parte fatto in parte tentato di fare, lavorando a Trieste dapprima con Franco Basaglia e poi per altri trent’anni dopo la sua morte. Un testo che si presenta sotto forma di almanacco testo-immagini, cronistorie in buona parte a colori.
Coordina Peppe Dell’Acqua, intervengono Manuela Granaiola, commissione sanità del Senato, Alessia Petraglia, senatrice della Repubblica, Franco Rotelli, presidente commissione sanità della Regione FVG, Fabrizio Amato, Presidente Tribunale Pistoia, discutono i temi Luigi Benevelli, Emilio Lupo, Daniele Piccione