Anche Giovanna Del Giudice fra gli ospiti del VIII congresso nazionale SPDC No Restraint
Un congresso di respiro nazionale: 30 relatori e 150 uditori da ogni parte d’Italia per confrontarsi sulle pratiche “No restraint” il cui punto fermo è il trattamento dei pazienti nel rispetto della loro libertà e dignità, secondo quanto previsto dal comma 2 dell’art. 32 della costituzione Italiana che recita: “I trattamenti Sanitari prestati in via coercitiva non devono violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana e dei suoi diritti fondamentali”.
In Italia ci sono circa 320 Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura. Nella stragrande maggioranza dei casi si attua ancora la contenzione. Quello di San Severo è l’unico reparto in Puglia e uno dei tre dell’intero Meridione ( insieme agli SPDC di Caltagirone e Caltanissetta) ad aderire all’associazione degli SPDC No Restraint.
I sostenitori del No restraint ritengono che la promozione di una giusta politica sanitaria e sociale debba rifiutare la contenzione dei pazienti psichiatrici; che la cura abbia come ineludibile condizione il riconoscimento dell’altro come soggetto; che la contenzione sia la negazione dell’identità, ma anche di ogni forma di diritto e rispetto.
Gli SPDC No Restraint promuovono, infatti, l’attività “a porte aperte” con la quale si intende consentire ai familiari e alle loro Associazioni non solo l’ingresso, ma anche la partecipazione e le attività di controllo. Le pratiche utilizzate al loro interno sono altamente professionali e vanno ad inserirsi in una organizzazione del reparto molto complessa, basata su riunioni, interpretazione elastica dei ruoli, disponibilità alla relazione e all’ascolto, sia per i pazienti che per gli operatori, analisi del contesto.