“Noi che rappresentiamo le associazioni delle famiglie e delle persone che vivono la condizione della sofferenza mentale, impegnate nelle diverse regioni d’Italia, e che ci battiamo ogni giorno per il rispetto del diritto alla salute mentale e per il rispetto della dignità umana, non possiamo tollerare ulteriormente che accadano simili atrocità e che le famiglie debbano vivere drammi di queste dimensioni che segnano per sempre la loro esistenza. Noi non possiamo tollerare che interventi di tipo sanitario vengano interpretati e gestiti con modalità aggressive e violente, ledendo i diritti fondamentali della persona umana, la dignità, aggravando lo stato di fragilità psicologica di chi vive la condizione della sofferenza mentale, segnando profondamente le loro vite”, scrive la presidente dell’Unasam Gisella Trincas.