“La storia di Marco Cavallo”, uno spettacolo che devono vedere tutti!

Torna sul palcoscenico a far riflettere sui manicomi e le malattie mentali Marco Cavallo , macchina di legno e cartapesta di colore azzurro realizzata per un’esperienza teatrale collettiva nel 1973 dentro il manicomio di Trieste, di cui Franco Basaglia era direttore. Il personaggio di Marco Cavallo s’ispira al cavallo in carne ed ossa che, all’epoca, era adibito al trasporto della biancheria nell’ospedale psichiatrico.

L’animale fu salvato dal macello e divenne il simbolo della volontà di liberare i pazienti da una psichiatria antiquata e fondata sulla reclusione , contro la quale Basaglia si batté fino a ottenere la chiusura dei manicomi nel 1978. Lo spettacolo di Franco Acquaviva ricostruisce la storia del celebre cavallo azzurro e la prima esperienza di animazione teatrale condotta dentro a un manicomio, esperienza che contribuì a cambiare il modo di essere e di percepire il teatro e la cura. Ispirata al testo omonimo dello scrittore Giuliano Scabia – lui stesso ideatore di Marco Cavallo insieme a Franco Basaglia nel 1973 – La stor ia di marco Cavallo è un’elaborazione per attore solo del denso tessuto di voci che dialogano nel corso della vicenda. Con fisicità e ritmo, Acquaviva narra di una epopea collettiva che vede protagonisti, in anni che ora ci appaiono mitici, le visioni di Franco Basaglia, di Giuliano Scabia e del gruppo di artisti e operatori che, per primi, provarono a “sfondare il muro” dell’ospedale psichiatrico. Uno spettacolo considerato da molti necessario , oggi che molte delle conquiste sociali e civili di quegli anni sono messe in discussione.

“ Questa storia che Franco così bene racconta la devono vedere e ascoltare tutti, dal papa all’ultimo killer coltellatore: tutti, tutti, per capire quanto fa bene il bene della poesia cavalla, non assistenza alla malattia mentale, ma viaggio nel poss ibile della nostra bellezza.” (Giuliano Scabia, 2015).

Prima dello spettacolo, l’attore e regista Franco Acquaviva incontrerà i ragazzi delle classi II e III della Scuola Media Morelli di via Cecchi in collaborazione con l’ associazione Centro Migranti Marco Cavallo per parlare della figura e il significato di Marco Cavallo oggi.

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