La presa di posizione del “Garante nazionale delle persone detenute o private delle libertà” in merito ad una ricerca che si intende realizzare in Abruzzo per indagare i comportamenti dei detenuti sottoposti a determinati stimoli

Con un Comunicato stampa del 21 gennaio, il Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private di libertà esprime stupore per una nota dell’Agenzia di stampa quotidiana del Consiglio regionale dell’Abruzzo (Acra), pubblicata sul sito del Consiglio stesso, in cui si informa di un Protocollo d’Intesa firmato il 17 gennaio tra Garante dei detenuti della Regione Abruzzo, il Rettore dell’Università di Chieti e il Direttore della Casa circondariale di Chieti. Tale Protocollo propone infatti la realizzazione di una ricerca per valutare le risposte comportamentali di detenuti sottoposti ad un determinato stimolo, con conduzioni di test quali “registrazioni posturostabilometriche e termografiche” di reazioni a “stimoli somministrati attraverso immagini emotivamente significative ed emotivamente neutre”. Il Garante nazionale afferma con fermezza come le caratteristiche della presente ricerca siano inaccettabili, in contrasto con i princìpi su cui si basa l’azione della carica che rappresenta e in contasto con standard e indicazioni anche del Comitato europeo contro la tortura (CPT). In seguito si evince come il Garante dell’Abruzzo Cifaldi abbia chiarito che non vi è corrispondenza tra il Comunicato in questione e quanto programmato e concordato con l’Amministrazione. Con un Comunicato stampa del 22 gennaio sottoscritto da vari soggetti, il Comitato regionale Abruzzo-Molise dell’Arci esprime preoccupazione e dissenso in merito a questo tipo di ricerche, che evidenziano un preoccupante ritorno ad anacronistiche posizioni della vecchia psichiatria manicomiale. Si auspica invece un intervento del Garante a partire dal report che l’Osservatorio sul superamento degli OPG e sulle Rems per la salute mentale ha pubblicato circa l’ultima visita alle REMS di Barete, dove si evidenzia come si sia andata a perdere la linea curativa riabilitativa a vantaggio di atteggiamenti detentivi.

 

La nota del Garante Cifaldi pubblicata sul sito del Consiglio regionale dell’Abruzzo Il Comunicato stampa del Garante nazionale Il Comunicato stampa del Comitato regionale Abruzzo-Molise dell’Arci

 

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