Lettera al Direttore di Antonello d’Elia, Presidente di Psichiatria Democratica, dal titolo Gli equivoci del TSO nella cronaca di questi ultimi giorni, pubblicata su quotidianosanità.it il 23 luglio.
“Nel discorso pubblico attuale il Trattamento Sanitario Obbligatorio rimanda allo status di folle, anzi di matto nei confronti del quale non si può che allontanare, contenere, legare, isolare, ricoverare in modo coatto per sedarne le bizzarrie comportamentali e sopirne le manifestazioni di scompenso psichico.
È tornato il tempo di riaprire un discorso pubblico e collettivo sulla salute mentale, sottrarlo all’incombente e sempre più esplicito ritorno alla pericolosità dei folli e porre i riflettori sulle distorsioni e gli abusi di cui anche la psichiatria si macchia nella sua versione sciatta e violenta.”