La Regione Abruzzo è ancora inadempientesull’applicazione della Legge 81/2014 per la definitiva chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari.
A comunicarlo sono Alessandro Sirolli e Alessandra Genco, del comitato “Stop Opg Abruzzo“.
“Il 31 marzo 2015” si legge in una nota “la Legge 81 chiude definitivamente gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari definendo in 60 giorni i tempi tecnici per le dimissioni e la presa in carico , da parte dei Dipartimenti di Salute Mentale , dei pazienti abruzzesi internati negli OPG di Aversa, Napoli, Castiglione delle Stiviere”.
“La Regione Abruzzo aveva deliberato di investire l’intero finanziamento di 4 milioni e ottocentomila euro nella demolizione e ricostruzione della mega-struttura a Ripa Teatina per destinarla a Residenza per l’Esecuzione delle misure di Sicurezza”.
“Questa scelta insensata, fortemente contrastata da tutte le componenti il Comitato StopOPG regionale ed anche dai cittadini del Comune di Ripa , è stata poi ritirata nelle dichiarazioni pubbliche dell’Assessore alla Sanità Silvio Paolucci, così come con determina del Commissario Presidente D’Alfonso viene ritirata la scelta di una REMS provvisoria a Guardiagrele, affidando alla ASL di L’Aquila l’incarico di provvedere a realizzare una REMS provvisoria nel territorio aquilano”.
“La Regione ancora non definisce con chiarezza il numero dei pazienti internati, fra Abruzzesi e Molisani. Le ultime dichiarazioni ufficiali nelle Relazioni trimestrali del Ministero sono di 19 persone, ma questo dato non risulta aggiornato e sicuramente il numero di abruzzesi e molisani “non dimissibili” e quindi da ospitare nelle Residenze sarebbe inferiore a 10”.
“Oggi la Corte costituzionale ha confermato la piena legittimità della Legge 81 stabilendo in via definitiva che per l’accertamento della pericolosità sociale non si può tenere conto delle condizioni ambientali e della mancanza di programmi terapeutici individuali”.
“I Dipartimenti di Salute Mentale procedono troppo lentamente nelle dimissioni dagli OPG e nel proporre il riesame della pericolosità sociale al Tribunale di Sorveglianza competente territorialmente ritardando colpevolmente la definizione del numero di persone eventualmente da ospitare nella REMS”.
“Intanto ci risulta che la struttura psichiatrica privata di Rosello viene utilizzata per nuovi internati con rette giornaliere di 360 euro ca e che la stessa struttura avrebbe richiesto autorizzazione ad ospitare anche i dimessi dagli OPG . Su questo il Comitato ha espresso forte dissenso, evidenziando la connotazione “neo manicomiale” di questa struttura, tanto da ritenere necessaria una valutazione sulla chiusura di qualsiasi accreditamento”.
“La Regione ancora non procede alla definizione di protocolli con la Magistratura di Sorveglianza, non applicando quanto previsto dalla normativa.
Ancora non è stato individuato il Garante dei Diritti dei Detenuti, competente anche per gli internati in OPG prima della Legge 81 e in REMS dopo legge di riforma”.
“La Regione ancora non presenta la rimodulazione del programma al Ministero con la richiesta di utilizzo dei finanziamenti in conto capitale e in conto corrente per i Servizi di Salute Mentale , sempre più in sofferenza con carenze di risorse umane, in locali per la maggior parte fatiscenti e anche inabitabili e inagibili a rischio di chiusura se verificati dalle autorità competenti”.
“Servono progetti terapeutici riabilitativi territoriali, misure alternative alla detenzione salvo eccezioni come stabilito dalla Legge e comunque mai strutture manicomiali dove rinchiudere e dimenticare”.
“La mobilitazione di StopOPG regionale continua con la prima richiesta di commissariamento per l’Abruzzo ad oggi ancora inadempiente e nel merito sarà indetta a breve una conferenza stampa”.
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