La mostra è organizzata in due sezioni, quella tedesca e quella italiana e ripercorre le tappe della persecuzione dei malati psichici e disabili durante il nazionalsocialismo e la condizione dei malati psichiatrici ai tempi del fascismo e delle leggi raziali, grazie a testimonianze e reperti storici. La sezione tedesca è stata curata dalla Società Tedesca di Psichiatria, Psicoterapia e Psicosomatica (DGPPN) in collaborazione con al Fondazione Memoriale per gli Ebrei Assassinati d’Europa e la Fondazione Topografia del Terrore di Berlino, mentre la parte italiana è a cura di SIP- Società Italiana di Psichiatria e Network europeo per la ricerca e la formazione in pischiatria e psicodinamica. Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, in collaborazione con SIP ha fortemente voluto questa tappa a Milano per riportare l’attenzione sul tema.