da Stella Goulart e Ernesto Venturini Riceviamo e pubblichiamo con piacere il resoconto in italiano della IV Semana de Saúde Mental e Inclusão Social organizzata a Belo Horizonte (Brasile) dall’Università Federale di Minas Gerais fra il 15 e il 20 maggio. Quest’anno questa iniziativa, incentrata sul dibattito, l’approfondimento e la partecipazione sui temi della salute mentale, ha per la prima volta affrontato nello specifico il fatto che la sofferenza mentale esiste anche nell’università, fra gli studenti e fra chi nell’università ci lavora. Per contrastarla, come hanno espresso alcune studentesse dell’UFMG che hanno fatto esperienza diretta della sofferenza mentale, è necessaria una vita meno solitaria. Da qui il titolo dell’iniziativa, “Per una vita meno solitaria!”. Come sempre la Settimana della Salute Mentale dell’UFMG non si è limitata a iniziative interne all’università, ma si è aperta alla città, con feste e spettacoli teatrali, e culminando nella partecipatissima (4.000 persone) marcia del 18 di maggio, che percorre le vie principali di Belo Horizonte a ritmo di samba. I temi della marcia, definiti dai servizi di salute mentale con il coinvolgimento attivo di tantissimi utenti, sono stati come ogni anno rappresentati con costumi, carri, striscioni e slogan. Come si legge nel resoconto, “l’ala del ‘delirio’ dichiarava ‘La mia follia mi accompagna fin dalla culla: per una società che non zittisca le diversità’, c’era poi un’ala contro la patologizzazione dell’adolescenza ‘Non voglio essere preso nelle trappole [della psichiatria]: io sono ancora un passerotto’, la quarta ala proclamava ‘Più servizi per volare, meno grate per racchiudere’, la quinta ala combatteva la criminalizzazione della tossico-dipendenza al grido ‘Siamo degli eroi, erranti come don Chisciotte’ e infine l’ultima ala, in onore ai ‘combattenti’ dei movimenti sociali, esaltava ‘I valorosi che occupano’, richiamando il valore dell’impegno nella difesa dei diritti”. La salute mentale dell’università 0 0 ProssimaMente, il raduno delle radio della salute mentale Non c’è posto nella Rems, ritorna nell’ex Opg e si suicida 0 Commenti Lascia una rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commentonome Email Sito web Δ Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.