Un’inchiesta de Il Fatto Quotidiano sulla situazione ad oggi dopo la chiusura degli ospedali psichiatrici.
“La differenza dipende dal fatto che molte Regioni sono in ritardo rispetto ai tempi dettati dalla legge: non hanno attivato le Rems, non sono in grado di accogliere i pazienti degli ex Opg. A pagarne il prezzo è, al momento, l’ex Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Castiglione delle Stiviere, trasformato in Rems polimodulare .
Al 26 maggio i pazienti ospitati nella struttura mantovana erano oltre 220, con 31 ingressi da altre regioni tra il primo aprile e il 26 maggio, a fronte di una media inferiore ai 5 ingressi mensili, numero comprensivo anche dei residenti in Lombardia. Le Regioni da cui provengono i pazienti sono Piemonte, Trentino Alto Adige, Veneto, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia, Calabria, Liguria. L’accoglienza di 8 liguri è prevista dall’accordo con Regione Lombardia. La Direzione Strategica dell’Azienda Ospedaliera Carlo Poma, da cui dipende la Rems di Castiglione, ha segnalato la condizione di saturazione della struttura alla Direzione Generale Salute di Regione Lombardia che, a sua volta, si è rivolta con una nota ufficiale al Ministero di Giustizia, Direzione Generale Detenuti comunicando di aver dato disposizione al sistema polimodulare di Rems provvisorie di Castiglione delle Stiviere di “non accettare più pazienti da altre Regioni, fino a una sostanziale modifica migliorativa delle attuali condizioni di sovraffollamento”.
La risposta del Ministero evidenzia una grande criticità rispetto alla riforma, evidentemente mal considerata nei tempi di attivazione, se è vero, come scrivono da Roma, che “il numero complessivo dei posti letto disponibili alla data di chiusura degli Opg, corrispondente complessivamente a 448 posti letto, si è rivelato nettamente inferiore al numero degli internati”. “