Dopo un anno dalla chiusura degli OPG un primo bilancio presenta qualche luce, ma tante ombre. La Legge 81/2014 rappresenta una conquista di civiltà per il nostro Paese poiché la chiusura degli OPG ha consentito a molti pazienti, affetti da patologia psichiatrica e autori di reato, il recupero del diritto di cittadinanza e la restituzione al territorio di appartenenza, grazie al fattivo impegno dei Dipartimenti di Salute Mentale (DSM) italiani. È motivo di soddisfazione che, grazie a questa Legge, sia stata posta la parola fine agli ergastoli bianchi, destino di tanti pazienti costretti a rimanere negli OPG per tempi indefiniti. La realizzazione delle Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (REMS) destinate alla cura di una parte dei pazienti psichiatrici autori di reato ha determinato però una serie di criticità. – La mancata modificazione del codice di procedura penale sui percorsi delle misure di sicurezza fa si che i Magistrati abbiano sostituito l’invio in OPG (struttura carceraria) con l’invio in REMS (struttura sanitaria) spesso senza che i periti nominati dal giudice abbiano valutato adeguatamente le reali possibilità terapeutico-riabilitative di tale percorso per quel determinato caso. L’inter articolo è consultabile sul sito di Quotidiano sanità 0 0 Brasile: In difesa della riforma psichiatrica, del SUS e delle politiche pubbliche in tempo di golpe Tavoli sulla Salute Mentale 0 Commenti Lascia una rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commentonome Email Sito web Δ Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.