La salute mentale e i bambini

Il Sole 24 ore pubblica uno studio per cui avere due papà o due mamme non influenza negativamente lo sviluppo psicologico di un bambino e non ne aumenta la probabilità di diventare omosessuale a sua volta. 

 

Ampi studi condotti negli Stati Uniti negli ultimi trent’anni evidenziano come i fattori di rischio per la salute mentale siano legati alla povertà e all’emarginazione, alla presenza di eventi traumatici, alla conflittualità e alla violenza, alla presenza in famiglia di persone con gravi problemi psichiatrici o di dipendenza da sostanze o da alcool e soprattutto alla mancanza di una rete sociale di supporto, ma non alla struttura familiare di per sé né alla presenza di genitori dello stesso sesso.
Analogamente, i fattori protettivi che agiscono trasversalmente a tutti gli assetti familiari sono rappresentati dalla qualità delle relazioni tra i genitori e con i figli, dal senso di competenza e sicurezza dei genitori, dalla buona capacità di parlare delle emozioni tra tutti i membri della famiglia e dalla presenza di positivi supporti sociali ed economici. 
Se si corregge per i fattori appena descritti, la salute mentale di bambini cresciuti in famiglie omoparentali è analoga a quella dei coetanei.
La presenza di emarginazione e discriminazione è invece un fattore di rischio importante, ma anche in questo caso non è limitato alle famiglie omogenitoriali. La presenza di una differenza rispetto ai compagini o al contesto di vita (inclusa la vedovanza, la presenza di fratelli con disabilità o di genitori gravemente ammalati o disabili), se non adeguatamente gestita nei contesti scolastici e sociali, può diventare occasione di vittimizzazione, discriminazione e bullismo, con tutte le conseguenze purtroppo note. 
In questo contesto generale, è importante sottolineare come la stepchild adoption affronti poi un aspetto molto particolare e molto rilevante trasversalmente alle famiglie regolarmente coniugate, eterosessuali conviventi od omogenitoriali. In situazioni in cui un bambino ha un solo genitore perché l’altro è morto o non c’è mai stato, la stepchild consente al partner, indipendentemente dal sesso, di adottare il bimbo del compagno, previo parere di idoneità e opportunità da parte di giudice, in accordo con il genitore naturale e sentito il parere dello stesso minore. Lo scopo è quindi proteggere il bambino, per evitare che con la morte del primo genitore venga strappato contemporaneamente anche al secondo, che di fatto già convive con lui e con il quale ha un legame affettivo.”

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