La Collana 180, edita da Edizioni alpha beta verlag, ha recentemente ristampato il volume “e tu slegalo subito. Sulla contenzione in psichiatria” di Giovanna Del Giudice che affronta, con ricchezza di riflessioni, stimoli e informazioni, il complesso tema della contenzione, che a sua volta apre alla questione più ampia dell’organizzazione di un sistema della cura rispettoso dei diritti umani. La prefazione del libro è dedicata ad Elena Casetto:
“Dedicato a Elena
che non avrebbe voluto”
Sono passati cinque anni dalla prima edizione. La questione taciuta e irrisolta della contenzione pretendeva allora di essere portata alla luce, esposta, denunciata. Poco si voleva sapere, e poco si vuole sapere oggi. Molti, quando venivano a conoscenza di quanto accadeva nei luoghi della psichiatria mostravano incredulità, erano sorpresi, attoniti: com’è possibile- dicevano- ancora oggi, dopo la chiusura dei manicomi… Forse per questo “E tu slegalo…” insieme ad altri testi sul tema, ha trovato consenso, non larghissimo come è naturale per lavori di questa natura, ma inaspettato, tanto da vendere fino all’ultima copia. Sono passati cinque anni, e anche se qualcosa è cambiato, resta intenso, forse ancora più profondo il bisogno di conoscenza, di discussione, di denuncia.
Dalla prima edizione sono accaduti avvenimenti significativi che hanno sicuramente influenzato il ricorso alla contenzione. La diffusione di testi, di dibattiti, di testimonianze ha seminato, ne siamo certi, qualche necessaria incertezza. E tuttavia “la pratica insensata e orrenda”, come oggi molti dicono, è ancora tragicamente diffusa nei servizi della psichiatria e nelle strutture per gli anziani, portatrice di dolore, di annientamento, a volte di morte.
È per continuare a fornire occasioni di confronto e conoscenza che trova ragione la seconda edizione.