Luoghi di istituzionalizzazione oggi chiusi grazie alla legge Basaglia del 1978, anche se la tentazione di creare ghetti e discariche umane è sempre dietro l’angolo quando si parla di persone problematiche, adolescenti a rischio, disabili mentali. E comunque restano testimoni di quel passato orribile Angelo e altri sopravvis- suti, con vite devastate per sempre e marchiate a fuoco: ogni minorenne rinchiuso in manicomio era registrato obbligatoriamente al casellario giudiziario (fino al 1968) come «pericoloso a sé e agli altri», quindi «la sua fedina penale era macchiata e non avrebbe mai potuto partecipare a un concorso pubblico. Magari, invece, era finito lì dentro solo perché aveva problemi a scuola o una famiglia troppo numerosa che non riusciva a prendersene cura. L’ospedale psichiatrico è stato nei suoi centocinquant’anni di vita un’immensa discarica umana in cui sono state rovesciate, come rifiuti organici, generazioni di uomini e donne, e bambini, tutti vulnerabili».
L’intervista integrale è sul sito di Avvenire.