Il sociologo Marco Bruno, del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale dell’Università La Sapienza di Roma, ricorda quanto sia importante che il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e la Federazione Nazionale della Stampa Italiana facciano propria la Carta di Trieste, affinché lo stigma nei confronti di persone con disagio psichico non sia accresciuto da un’informazione mediatica che fomenta ansia e paura. Tra i punti salienti del codice: l’utilizzo di termini non lesivi della dignità umana per definire il cittadino con disturbo mentale, l’uso di termini giuridici pertinenti (e non allusivi a luoghi comuni), la non attribuzione delle cause e dell’eventuale efferatezza di un reato al disturbo mentale e il diritto di replica della persona sotto accusa.