Ignazio Marino e la battaglia per la chiusura degli Opg

Da cinque anni Ignazio Marino lotta per la chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari. Su Il Manifesto, racconta la sua esperienza in un editoriale, da quando entrò insieme ai sena­tori della Com­mis­sione d’inchiesta sul Ser­vi­zio Sani­ta­rio Nazio­nale, nell’ospe­dale psi­chia­trico giu­di­zia­rio (Opg).

<< Per gli inter­nati deve valere un prin­ci­pio essen­ziale, affer­mato dalla Corte Costi­tu­zio­nale: le esi­genze di tutela della col­let­ti­vità non pos­sono mai giu­sti­fi­care misure tali da recare danno alla salute del malato, quindi la per­ma­nenza negli attuali ospe­dali psi­chia­trici giu­di­ziari che aggrava la salute psi­chica dell’infermo non può pro­se­guire. Ecco cosa vuol dire chiu­dere gli OPG: una sanità degna di que­sto nome, nel pieno rispetto della comu­nità e delle vit­time dei folli autori di reato. Que­sta non è una legge “per i cri­mi­nali”. Que­sta è una legge per tutti noi, per rico­no­scerci in uno Stato che offre il rispetto che chiede. Per­ché la malat­tia men­tale non resti uno stigma del quale avere paura.>>

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