Vent’anni e sembra ieri. Non solo perché la rassegna «Da vicino nessuno è normale», con il suo mese e mezzo di programmazione a cavallo tra giugno e luglio, è diventata l’appuntamento più solido e longevo dell’estate teatrale milanese, ma anche perché il prezioso lavoro dell’associazione Olinda ha restituito alla città un pezzo della sua storia e della sua memoria, dando nuova vita all’ex ospedale psichiatrico Paolo Pini, che rischiava abbandono e degrado. Ora, in quel bellissimo parco, c’è un teatro, un ostello, un bar e un ristorante, accanto a uffici e strutture sanitarie ancora in funzione. «Un lavoro — dice l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno — che ha seguito due direttive: la qualità della programmazione, spesso straordinaria antenna per anomale ed eretiche interazioni, e l’aver reso “trasparenti” i muri di questo luogo un tempo deputato alla reclusione». «Quando abbiamo iniziato — ricorda Thomas Emmenegger, presidente di Olinda — era ancora un manicomio con 500 internati. Il nostro lavoro ha tratto grande ispirazione da quel che era stato fatto a Trieste da Basaglia, cioè prendersi cura dei pazienti, ma anche della città, nel senso di includere persone senza omologarle, ma anzi valorizzando le differenze, non solo riguardo la salute mentale». Per questa ragione, il prologo inaugurale, l’11 giugno alle ore 18, non sarà uno spettacolo, bensì la presentazione del libro di Franco Rotelli, uno dei principali collaboratori di Basaglia, «La libertà è un esercizio quotidiano. L’istituzione inventata, Almanacco Trieste 1971-2010» (Edizioni Alphabeta). Il 12 giugno, alle 21, l’inaugurazione con il documentario di Stefano Ricci, Jacopo Quadri e Giacomo Piermatti «Eccoli», realizzato con materiale girato nell’ospedale di Gorizia, della Collezione Osbat Basaglia e allegato all’omonimo libro edito da Quodlibet, a cui segue la performance «Spinner» di Stefano Ricci, accompagnato al contrabbasso da Giacomo Piermatti. Prima e dopo la grande festa per i 40 anni di Radio Popolare (17-18-19 giugno) sono in programma una ventina di appuntamenti fra spettacoli, documentari, esiti di laboratori e incontri «con le tante compagnie — aggiunge Rosita Volani, sua la direzione artistica — che hanno segnato la storia di questo luogo e con noi hanno fatto da testa d’ariete per aprire le porte dell’ex Pini alla città». Si comincia martedì 14 giugno con «Facciamo un crowdfunding?» di Fanny & Alexander, incontro-aperitivo con ospiti a sorpresa e con Scrooge, protagonista del loro successivo spettacolo «We need money!» (15 e 16 giugno). 0 0 Addio Opg, ma per duecento pazienti trovare posto è un’impresa Salute mentale, quale cura con la fine dell’Opg? 0 Commenti Lascia una rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commentonome Email Sito web Δ Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
«Quando abbiamo iniziato — ricorda Thomas Emmenegger, presidente di Olinda — era ancora un manicomio con 500 internati. Il nostro lavoro ha tratto grande ispirazione da quel che era stato fatto a Trieste da Basaglia, cioè prendersi cura dei pazienti, ma anche della città, nel senso di includere persone senza omologarle, ma anzi valorizzando le differenze, non solo riguardo la salute mentale». Per questa ragione, il prologo inaugurale, l’11 giugno alle ore 18, non sarà uno spettacolo, bensì la presentazione del libro di Franco Rotelli, uno dei principali collaboratori di Basaglia, «La libertà è un esercizio quotidiano. L’istituzione inventata, Almanacco Trieste 1971-2010» (Edizioni Alphabeta). Il 12 giugno, alle 21, l’inaugurazione con il documentario di Stefano Ricci, Jacopo Quadri e Giacomo Piermatti «Eccoli», realizzato con materiale girato nell’ospedale di Gorizia, della Collezione Osbat Basaglia e allegato all’omonimo libro edito da Quodlibet, a cui segue la performance «Spinner» di Stefano Ricci, accompagnato al contrabbasso da Giacomo Piermatti. Prima e dopo la grande festa per i 40 anni di Radio Popolare (17-18-19 giugno) sono in programma una ventina di appuntamenti fra spettacoli, documentari, esiti di laboratori e incontri «con le tante compagnie — aggiunge Rosita Volani, sua la direzione artistica — che hanno segnato la storia di questo luogo e con noi hanno fatto da testa d’ariete per aprire le porte dell’ex Pini alla città». Si comincia martedì 14 giugno con «Facciamo un crowdfunding?» di Fanny & Alexander, incontro-aperitivo con ospiti a sorpresa e con Scrooge, protagonista del loro successivo spettacolo «We need money!» (15 e 16 giugno).