La Corte di Cassazione rigetta il ricorso straordinario del primario coinvolto nel processo per la morte di Mastrogiovanni

La sentenza di primo grado per la morte di Franco Mastrogiovanni aveva condannato i medici a pene variabili dai 2 ai 4 anni, con assoluzione degli infermieri. Con sentenza della Corte d’Appello del 15 novembre 2016, si era invece disposta la condanna sia dei sei medici che degli undici infermieri. In seguito, il 20 giugno 2018, la Corte di Cassazione aveva emesso una sentenza storica, confermando tutte le condanne per sequestro di persona e aggiungendo per i medici quella per falso idelogico. Quell’atto ripristinava la verità, mettendo al centro della cura la libertà, la dignità, i diritti fondamentali della persona, in particolare quando questa vive un momento di grande fragilità, quando di più necessita di ascolto, vicinanza, relazione, competenza ed etica da parte dei professionali. La vicenda tuttavia non poteva dirsi ancora conclusa: Michele Di Genio, primario del reparto all’epoca dei fatti, ha presentato ricorso straordinario richiedendo una nuova perizia sulle immagini video. La Corte di Cassazione ha riconfermato la sua posizione sull’illeicità delle pratiche di contenzione, rigettando il ricorso ed evidenziano come la responsabilità del personale sia stata incentrata sulla piena consapevolezza dell’uso illeggittimo dei mezzi di contenzione.

[continua…]

 

 

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