I diritti delle persone con disabilità psicosociale

Implementing WHO Quality Rights project in the Mediterranean Area, prevede seminari ad accesso libero con traduzione simultanea.
RELATORI DI CALIBRO MONDIALE. Ai lavori prendono parte i ministeri della Salute del Libano e dell’Albania, ricercatori provenienti da Austria, Canada, Francia, Italia, Svizzera, Tunisia e Stati Uniti. Durante i lavori saranno affrontate le problematiche che si incontrano nell’area mediterranea e i piani previsti con il Progetto QualityRights dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. “Tratteremo anche degli accordi sul ruolo della nostra Università e degli aspetti relativi ai rifugiati stranieri e ai diritti delle persone affette da disabilità psicosociale nei diversi Paesi. Mentre – dice il professor Carta – nella seconda giornata sarà inoltre dato particolare spazio alle esperienze condotte nel territorio isolano, con una speciale sessione sulle iniziative in corso condotte da associazioni, aziende sanitarie, strutture universitarie e professionisti del settore”. L’argomento è delicato e dibattuto. “In molti paesi i disabili psicosociali sono stigmatizzati, discriminati e soggetti a violazione dei diritti umani più basilari. La maggior parte dei servizi di salute mentale nel mondo non ha un approccio basato sul rispetto dei diritti umani e spesso – conclude il docente – agli utenti è negata l’opportunità di essere coinvolti nelle decisioni sul loro trattamento e su altri problemi che li riguardano”.
L’ACCORDO CON L’ATENEO. Per implementare l’azione nell’area mediterranea la WHO ha siglato un accordo con l’Università di Cagliari. L’intesa coinvolge una serie di agenzie di vari paesi dell’area e pone come motore e attore del cambiamento una rete di servizi e agenzie del privato sociale italiano. Affianca il professor Carta da co-chairmen del progetto, Michelle Funk, Organizzazione Mondiale della Sanità, Ginevra.
INFO. 070/609.3498 Centro di psichiatria e consultazione psicosomatica

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