Con il trasferimento degli ultimi due pazienti oggi chiude definitivamente l’ex ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa. Altri tre pazienti, degli ultimi cinque rimasti nell’istituto campano, hanno gia’ lasciato la struttura lunedi’ scorso per essere trasferiti, in base al principio della territorialita’, nella Rems di Palombara Sabina, nel Lazio, dove risultano residenti. Lo rende noto il Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, spiegando che la Regione Lazio l’8 giugno scorso ha inaugurato il secondo modulo della Rems di Palombara Sabina, che si aggiunge a quello gia’ attivo dall’estate scorsa, e alle Rems di Pontecorvo, Subiaco e Ceccano. La programmazione del trasferimento degli ultimi cinque pazienti e’ stata curata dall’ufficio detenuti e trattamento del Dap. Il Capo del Dipartimento Santi Consolo ha emanato una direttiva per la riconversione della struttura in istituto penitenziario ordinario a custodia attenuata ad alto indice trattamentale con circa 270 posti detentivi. Sono gia’ 70 i detenuti ospitati nella sezione ordinaria, altri 25 arriveranno nei prossimi giorni dalla casa circondariale di Napoli Poggioreale “G. Salvia”, soluzione che permette di decongestionare gli istituti campani. I trasferimenti avverranno nel rispetto del principio della territorialita’. La struttura aversana risulta particolarmente idonea per l’attivazione di progetti trattamentali, tenuto conto che dispone di un’area verde di circa 10mila mq, di un’ampia sala teatro, di una sala convegni, di un campo sportivo e di spazi adeguati per laboratori. Allo stato sono all’esame di Cassa Ammende progetti di ristrutturazione di alcuni reparti, che si aggiungeranno agli interventi di adeguamento strutturale gia’ realizzati. L’ex opg di Aversa, intitolato a Filippo Saporito, celebre alienista e direttore del manicomio giudiziario nel 1907, e’ stato il primo manicomio giudiziario del nostro Paese. Ospitato in un convento cinquecentesco, nel 1876 accolse una sezione per maniaci, primo esperimento che porto’, nel regolamento carcerario del 1891, all’istituzione dei manicomi giudiziari, che, nel 1975, assunsero la denominazione di ospedali psichiatrici giudiziari. In virtu’ dell’importanza del patrimonio storico, architettonico e archivistico della struttura di Aversa, parallelamente alla riconversione in istituto a custodia aperta, il Dap sta lavorando, in collaborazione con enti di ricerca e universita’, alla promozione di un progetto culturale finalizzato all’istituzione dell’Archivio Storico Nazionale degli ex ospedali psichiatrici giudiziari con sede ad Aversa e alla conservazione, tutela e digitalizzazione degli archivi storici dei cinque ex opg. 0 0 Migranti e disabili, fra isolamento e stigma Addio Opg, ma per duecento pazienti trovare posto è un’impresa 0 Commenti Lascia una rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commentonome Email Sito web Δ Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.