Il caso di Mastrogiovanni, sottoposto a una lunga, gratuita, inaudita, immeritata e degradante tortura, è l’unico al mondo ad avere un’inoppugnabile documentazione video, in cui è possibile seguirlo minuto dopo minuto. Una documentazione che è particolarmente utile proprio in questi giorni in cui, dopo la condanna dell’Italia da parte della Corte Europea, si discute timidamente d’introdurre nella nostra legislatura il reato di tortura.
«I fatti accaduti nell’ospedale di Vallo della Lucania — ha esordito il procuratore — rappresentano un grave caso di malasanità e di cattiva gestione della cosa pubblica». Fioretti ha ricostruito con cura la vicenda di Francesco Mastrogiovanni, legato senza alcuna ragione per quattro giorni a un letto, senza cure, senza cibo né acqua, senza consentire ai familiari di vederlo. Un incredibile sequestro di persona che non è avvenuto nel medioevo, ma nell’estate del 2009. E la conseguenza naturale dell’atroce e inumano trattamento è stata, nella notte tra il 3 e il 4 agosto, la morte del paziente, scoperta incredibilmente con sei ore di ritardo.