Articolo di Maria Grazia Giannichedda apparso su Il Manifesto mercoledì 12 maggio.
“Ci sono molte esperienze locali che evitano di condannare le donne al ruolo di welfare gratuito e cercano di valorizzare le persone anziane e le loro risorse, che si degradano facilmente in strutture dove l’organizzazione è seriale, gli spazi anonimi e assente qualsiasi possibilità di autodeterminare momenti di vita. Ma da queste esperienze, che durano spesso da decenni, le politiche regionali sembrano non voler imparare, e dai morti di Covid nelle Rsa e affini sembrano aver imparato solo ad accrescere la chiusura dei luoghi e la sorveglianza delle persone”.