Franco Corleone, Coordinatore dei Garanti territoriali per i diritti dei detenuti, apre una riflessione sul sistema carcerario italiano, ancora fondato in via esclusiva su una politica proibizionista e punitiva. Sottolinea come la sua popolazione, tra le categorie maggiormente rappresentate, sia composta da indigenti, immigrati e tossicodipendenti, in una situazione di disperazione, degrado e abbandono, che sfocia inevitabilmente in continui episodi di aggressioni, suicidi e autolesionismo. Corleone sostiene la necessità di un confronto sul senso dei divieti che dominano la vita quotidiana delle galere e l’urgenza che i garanti dei diritti delle persone private della libertà chiedano il rigoroso rispetto dell’Ordinamento Penitenziario e del Regolamento del 2000, ad oggi sistematicamente disatteso.