Da 12lle12.it
Anche l’ex sindaco Aldo Corgiat, il vicesindaco Elena Piastra e il capogruppo del Pd Marco Volpattosono contrari alla nuova delibera della giunta regionale del 3 giugno n°30-1517, pubblicata il 2 luglio, con oggetto il riordino della rete dei servizi residenziali della psichiatria. Già Più Diritti e altre associazioni che tutelano la salute e la dignità dei malati psichiatrici avevano interrotto il consiglio regionale per discutere della nuova gestione delle strutture, soprattutto per quanto riguarda le normative sulla sicurezza e l’agibilità, e dei servizi. Con la nuova delibera ci sarà la diminuzione di personale medico e l’aumento di quello socio-sanitario, con l’intento di sostituire il settore sanitario con quello assistenziale, con la conseguenza di perdita di posti di lavoro, la creazione di strutture riconducibili a dei “mini manicomi” e il trattamento differenziato per malati mentali, alcuni considerati di seria A e altri di serie B. Una delibera che non tiene conto delle numerose realtà che si sono create dal 1978 con la legge Basaglia che ha istituito la chiusura dei manicomi.
“Settimo può raccontare e dimostrare che da anni una buona pratica permette di accogliere 43 pazienti-spiega la Piastra-. Un progetto importante di partecipazione di tutta la comunità: famiglie, asl, Psico Point, tutta la città. Un esempio che ha ispirato altri progetti fondamentali in città come la nostra e tante altre. Sarebbero un errore e una perdita enormi”. “L’esperienza del nostro territorio dimostra che una sanità a misura di persona è possibile (oltre che auspicabile) anche quando si parla di salute mentale-dichiara Corgiat-. I problemi di sicurezza e adeguatezza delle strutture non possono farci tornare indietro di decenni. Su questo tema occorre che operatori, sindaci, consiglieri comunali, genitori e famiglie interessate, ospiti delle strutture, associazioni chiedano all’assessore Saitta la riapertura di un confronto (e se necessario la verifica congiunta) sugli effetti negativi della delibera regionale. Per quanto posso fare io ci sono”. “Riprendendo quanto già segnalato da Aldo Corgiat, occorre fare una seria riflessione nel merito- sottolinea Volpatto-, e lavorare per avere servizi assistenziali a misura di “persona”. È necessario riaprire la discussione, valorizzando le esperienze positive del territorio, che rischiano invece di essere messe a dura prova dalla delibera della Giunta regionale. Il PD e il gruppo consigliare, sia a Settimo che nei livelli superiori, si apra ad un confronto serio sul tema, senza considerarlo un capitolo chiuso. Chiaramente sono anch’io, per quello che posso, a disposizione”.
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