Il plesso fu fondato nel 1269 ed ha un’estensione di quasi 20 ettari. Dopo essere stato un Convento, diventò il primo manicomio del Sud Italia: doveva essere un’eccellenza, accogliere pazienti da tutto il Regno delle Due Sicilie, ma nei fatti è diventato luogo di annullamento e segregazione per migliaia di persone. La sua proprietà è ora divisa tra Asl e il Comune di Aversa, che nel 2005 ha speso 2 milioni per una sua riqualificazione. Ma la struttura ad oggi è ancora abbandonata e inaccessibile, ad eccezione di alcuni uffici dell’Azienda sanitaria locale e di una cooperativa sociale, i Fuori di zucca. Attualmente il comitato La Maddalena che vorrei si sta impegnando per salvare il destino di questo complesso.