“Pitbull” è lo spettacolo realizzato dal laboratorio teatrale attivo all’interno dell’OPG di Reggio Emilia, uno spettacolo che racconta la vita in un opg attraverso le testimonianze di chi ci vive.
Dopo ogni spettacolo, gli attori rispondono alle domande del pubblico, proseguono lo spettacolo cercando di trovare risposte ai drammi rappresentati.
“L’Opg è un tema scomodo, perchè mette insieme le due realtà più critiche della nostra democrazia: il carcere e la salute mentale”, sottolinea la regista, Monica Franzoni. “Si parla tanto di chiusura degli Opg, ma di fatto una soluzione non si è ancora trovata e questo perchè non si è messa mano al Codice penale, non si sono trovate le soluzioni adeguate per mettere insieme queste due realtà, cioè la posizione giuridica e la malattia. Il problema non è chiudere l’Opg, il problema- fa capire Franzoni- è non fare entrare le persone nell’Opg. Perchè è vero che stanno dimettendo un mucchio di gente, ma un mucchio di gente continua ad entrare e il numero è stabile da tre anni. Tutte le persone dimissibili sono state dimesse, molte persone sono state mandate a casa ma sono rientrate. Alcune sono rientrate per la quarta volta. Uno dei nostri attori, che adesso speriamo abbia a breve i permessi per tornare a recitare con noi, è la quarta volta che rientra. Ha 30 anni, sono 15 che è dentro e fuori dalle comunità ed è la quarta volta che entra in Opg. Qualcosa che non funziona ci deve essere…”.