“Non sono pericoloso. Rivoglio la mia vita”

Il Redattore sociale pubblica la storia di R. ex internato per 7 anni dell’Opg di Barcellona Pozzo di Gotto che in una lettera si racconta, dopo la disposizione del giudice che gli ha riconosciuto la proroga di un anno all’interno di una Comunità Terapeutica Assistita.

“Sono sordo e ipovedente. Sono nato così. La mia vita non è stata facile. Ho vissuto all’ospedale psichiatrico giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto per 7 anni e per 2 anni sono stato ospite della comunità Salpietro in attesa della sentenza – scrive nella lettera -. Si, ho dovuto aspettare due anni per la sentenza. Adesso, da un anno e tre mesi, vivo in una comunità psichiatrica (Comunità Terapeutica Assistita). Non ho il permesso di uscire da solo perché il giudice sostiene che io sia pericoloso. Magari ha ragione, non posso uscire da solo, ma sicuramente non perché io sia pericoloso ma perché non vedo bene. Dopo tante proroghe, ogni sei mesi sempre la stessa storia, la mia pericolosità viene sempre riconfermata. Pochi giorni fa, nonostante mi sia sempre comportato bene ed esco sempre accompagnato dal mio operatore e nonostante le mie difficoltà comunicative e sensoriali (che comunque mi permettono di avere un buon rapporto con tutti), il giudice questa volta ha deciso una proroga di un anno”.

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