La ricerca è frutto del lavoro del Professor S.P. Sashidharan dell’Università di Glasgow, Roberto Mezzina del Dsm di Trieste e Centro collaboratore OMS e Dainius Puras dell’Università di Vilnius. Scopo generale della ricerca era l’indagine dell’entità e natura delle pratiche coercitive nell’ambito della salute mentale, nonchè dell’efficacia di esperienze che hanno operato per la sua abolizione, per formulare infine specifiche raccomandazioni per il suo superamento. Dall’analisi è emerso come siano presenti poche ricerche in questo campo e l’assenza di dati sistematici ostacola una comprensione ampia del fenomeno. Dai risultati emerge come la coercizione nelle sue varie forme sia una parte integrante del sistema salute mentale e per questa ragione gli autori sottolineano l’urgenza di intervenire in maniera importante sul tema.