L’articolo di Giulia Melani e Katia Poneti, riprendendo una proposta recentemente rilanciata da Corleone sul tema dell’imputabilità, ricorda come a quasi 3 anni dall’uscita dell’ultimo internato da un Opg in Italia, la legge che ne ha sancito la chiusura richieda ulteriori interventi. Tra questi, la necessità di superare l’ibridazione penitenziario/sanitaria delle Rems e la definizione della condizione del malato di mente autore di reato con infermità sopravvenuta. Ribadita con fermezza la necessità di abolire la distinzione tra imputabili e non imputabili per vizio di mente, fondata sul riconoscimento di piena soggettività al malato di mente autore di reato e sul principio per cui “la responsabilità è terapeutica”.