Il sonno rems non fa bene

 

Da blogautore di La Repubblica

 

“Come fu per la legge 180, anche la legge (1)81 afferma il principio del diritto alla salute ed alla cura se si è in presenza di una sofferenza, nel pieno rispetto della persona, della sua libertà e del carattere extraospedaliero dei servizi. Servizi forti, orientati alla integrazione territoriale ed alla personalizzazione dei programmi di cura. E’ la priorità data alle misure non detentive e lo stop ai, cosiddetti, ergastoli bianchi.

Come fu per la legge 180, anche per la legge (1)81 l’approvazione ha necessitato, tuttavia, di un compromesso che, purtroppo, spesso viene utilizzato come grimaldello da chi per ignoranza o non condivisione avversa la legge 180 e la legge (1)81. Mi riferisco, per la prima, all’utilizzo incongruo del TSO (trattamento sanitario ospedaliero) e delle pratiche coercitive della contenzione meccanica o spaziale. Mi riferisco, per la seconda, al ricorso come risposta di prima linea alla misura detentiva nelle REMS (residenze per l’esecuzione della misura di sicurezza carceraria).

 

Avere una legge che chiude gli Ospedali psichiatrici è comunque meglio, molto meglio, che non averla. Come è meglio avere una ottima Costituzione, come quella italiana, anche se fin da piccolo (libro di educazione civica di Norberto Bobbio) ho imparato che esistono una Costituzione formale ed una materale. E che spesso lo iato tra le due è grande.

E’, indubbio altresì, che la regia centrale abbia svolto un ruolo fondamentale in un processo che, affidato alle Regioni, non faceva passi avanti. E che l’affiancamento alle istituzioni (Governo e Parlamento) di corpi intermedi della democrazia, come è il Comitato Stopopg, sia stato vincente.

Ora, con una battuta, potremmo dire che si tratta di evitare che della riforma si impadronisca il sonno r.e.m.s. Perchè se nella fisiologia del sonno la fase r.e.m. corrisponde al sogno, nella nostra situazione la fase r.e.m.s. corrisponderebbe all’incubo.

Per questo non dobbiamo accontentarci della chiusura dei grandi contenitori, ma dobbiamo mettere in crisi tutti i contenuti della psichiatria restrittiva, quella che immagina, come accade per la riconversione dell’OPG di Castiglione delle Stiviere, che il massimo sia rappresentato da rems specialistiche, organizzate per patologia : quella per gli schizofrenici, quella per i disturbi di personalità, quelli per i disturbi psicogeriatrici, etc.

Dobbiamo chiedere agli psichiatri che sostengono tali modelli che ci spieghino come mai i tassi di internamento nelle Regioni che li adottano (Lombardia) sono almeno doppi rispetto a quelli di altre Regioni.”

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