Diecimila metri quadri destinati alla futura casa della salute del Levante, 5 mila nel corpo centrale, che andranno al Comune di Genova per funzioni sociali, dalla sede del centro Basaglia a quella del museo delle forme inconsapevoli.
E poi 32 mila mq che saranno invece destinati a funzioni private, dal residenziale al connettivo urbano, che vuol dire, negozi di vicinato, non superiore ai 250 mq, studi medici e professionali.
E ancora circa 200 parcheggi pubblici, due rotonde e una viabilità completamente ridisegnata. Sono questi i dettagli, della operazione che porterà alla totale trasformazione dell’ex manicomio di Quarto, un immenso polmone verde, che sarà restituito alla città.
Il Comune ha infatti approvato questa mattina il PUO, piano urbano organizzativo, per la prima tranche di interventi, quella di Cassa Depositi e presiti, proprietaria dell’area più moderna dell’ex ospedale psichiatrico, e nelle prossime settimane, approverà la seconda parte che fa parte ad Arte.
“E’ il raggiungimento di un traguardo, anche se ancora parziale, che però abbiamo già gli elementi per chiudere definitivamente – spiega il vicesindaco Stefano Bernini con delega all’Urbanistica – un intervento che completa un accordo di programma che a Quarto rende possibile la riqualificazione completa e che avrà per i cittadini il beneficio di mantenere aree pubbliche a partire dalla casa della Salute e quindi servizi sanitari in una situazione migliore rispetto all’attuale struttura di via Bainsizza. In questo piano abbiamo ridisegnato viabilità e parcheggi. Una porzione sarà valorizzata da Cassa depositi e prestiti e da Arte, e potrà essere destinata a servizi privati, unità abitative o commerciali, il tutto in una riorganizzazione complessiva dell’area.
“Noi stiamo lavorando con i servizi sociali del municipio e la asl per riprogettare con le associazioni le varie realtà, abbiamo iniziato dal centro sociale Basaglia, oggi destinato solo ai pazienti di alcune realtà all’interno dell’istituto di Quarto, ma che un domani potrà essere aperto alla città”, ha spiegato l’assessore Emanuela Fracassi. L’idea è di far diventare questi spazi per tutti i cittadini. Tra le ipotesi, ad esempio, anche un “artoteca”, in cui oltre al prestito di libri anche quello di opere proveniente dal centro di arte inconsapevole.
Di tutto questo si parlerà oggi pomeriggio nel corso di un’assemblea a cui parteciperà anche il sindaco Doria, un momento in cui fare il punto con gli altri enti e le associazioni, e per verificare ancora una volta la disponibilità di tutti i soggetti in gioco.